Provata l’autenticità di un vaso policromo di Centuripe

Lanciato un ponte tra archeologia e fisica grazie allo studio effettuato su un vaso policromo di Centuripe sequestrato dalla Guardia di Finanza nel 1992 ed erroneamente considerato falso.

I ricercatori dell’IBAM-CNR di Catania, grazie all’innovativo scanner LANDIS-X, realizzato in collaborazione con LNS-INFN di Catania, hanno verificato l’autenticità di questo vaso, conservato nei magazzini dell’ex Manifattura Tabacchi.

Coordinati dal fisico Paolo Romano e dall’archeologo Giacomo Biondi, hanno identificato in maniera non invasiva la paletta dei pigmenti utilizzati, riportando alla luce alcuni dettagli della policromia sbiadita raffigurata sul vaso di Centuripe, che è così diventato uno dei pochi di provata autenticità, senza ritocchi moderni e in discrete condizioni di conservazione.

L’opera analizzata assume un’eccezionale importanza documentaria sia per la singolarità della scena raffigurata in questa tipologia di vasi sia per la conoscenza diretta di tecniche e stile della pittura ellenistica.

I cosiddetti vasi “di Centuripe” prendono nome dalla omonima località, sede principale di ritrovamento e produzione. Sono caratteristici in quanto decorati a rilievo mediante apporto di singoli pezzi e mediante rappresentazione policroma di soggetti e figure a carattere simbolico.

L’autenticità di questi vasi, esibiti nei musei di tutto il mondo come pezzi rari e oggetto di falsificazione per il loro valore di mercato, è spesso oggetto di discussione, in quanto non sempre se ne conosce la provenienza.

Ad oggi sono 150 i vasi policromi di Centuripe, di cui solo una decina sono stati sottoposti alla verifica di autenticità.

foto repertorio
Fonte IBAM-CNR