L’Università Popolare ha discusso delle potenzialità territoriali e culturali di Leonforte

Leonforte. L’Università Popolare lunedì pomeriggio ha discusso, animatamente, delle potenzialità territoriali e culturali di Leonforte a partire da John Henry Newman, il grande convertito inglese del 1800. Dal Regno Unito è arrivata la notizia che il beato John Henry Newman (1801-1890) potrebbe essere proclamato santo già il prossimo anno. Una prima comunicazione al riguardo è stata data nella newsletter del 20 novembre del vescovo di Portsmouth, Philip Egan, che scrive di aver ricevuto da un sacerdote oratoriano «una copia della relatio sul miracolo che supporta la causa per la canonizzazione del beato John Henry Newman. L’Herald ha poi ricevuto una parziale conferma dal postulatore della causa, padre Ignatius Harrison, secondo cui mancano «altri due» passaggi, cioè l’approvazione da parte di una commissione di vescovi e una dichiarazione del Papa. Leonforte nell’affaire Newman ha un peso notevole perché a Leonforte Newman vide la luce. Luce che da allora la comunità non ha più visto. Il 13 maggio del 1990 Leonforte pose una lapide commemorativa sul frontespizio del municipio: “Qui nel maggio del 1833 Leonforte e Newman s’incontrano nel segreto della storia e nelle regioni dello spirito”. Il testo della pietra commemorativa, composto dal Rev. Prof. Giuseppe Cristaldi, racchiude il mistero dell’incontro tra un grande studioso in crisi e un povero paese alla periferia dell’impero capace però di assurgere a topos dell’anima. Nella speranza che un pezzo di Grazia newmaniana giunga all’oscurato paese, preda di degrado e faziosità, preghiamo anche noi per la Causa e speriamo che Newman non diventi un illustre conosciuto e apprezzato ovunque tranne che da noi. Il Liardo ancora attende di essere esposto nell’inesistente pinacoteca comunale. Leonforte cosciente di non poter diventare bellissima spera almeno di apparire graziosa almeno nei momenti importanti.

Gabriella Grasso