Chiusa improvvisamente e con grave danno la vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo

Improvvisamente dal Dipartimento regionale acqua e rifiuti è partita la decisione di chiudere con effetto immediato la vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo con la conseguenza che da oggi i 20 comuni della provincia di Enna ed i 15 della provincia di Agrigento devono andarsi a cercare una discarica dove poter abbancare i proprio rifiuti. Una situazione assurda, imprevedibile, danno che testimonia come il Governo regionale, nel campo dei rifiuti, sia in piena confusione e non riesce a ragionare con una certa logica, con l’obiettivo di salvare il salvabile nel campo dei rifiuti, che continua a rimanere un problema importante e irrisolvibile per la scarsa efficienza e la poca conoscenza degli organi regionali preposti a reggere questa situazione. L’amministratore delegato della società “Ambiente e Tecnologia” Maurisio Selvaggio (da molto tempo dimissionario ndr) ha inviato al Presidente della Regione, Al dipartimento acqua e rifiuti, ai prefetti di Enna ed Agrigento, all’Arpa, All’Azienda sanitaria, all’ex Provincia ed ai sindaci dei 35 comuni una nota dove si evidenzia che “dal rilievo volumetrico risulta raggiunto il limite di 20 metri cubi di rifiuti per cui a far data da venerdì 7 dicembre non saranno più ammessi conferimenti nella vasca B1 della discarica di Cozzo Vuturo”.
Una situazione difficile improvvisa, dove le colpe della Regione sono tante ed ha consentito la creazione di questo caso che potrebbe provocare situazioni igienico-sanitarie difficili (n.d.r.: ma colpe solo della Regione, il CdA della SRR non sembrerebbe “immacolato”), il presidente della SRR, Armando Glorioso, sindaco di Nissoria, non è riuscito a mettersi in contatto con il presidente della regione, Nello Musumeci, per cui tutto è nel vago e da oggi i comuni non sanno dove poter abbancare i loro rifiuti (n.d.r: ma il Glorioso non poteva pensarci prima?).