Piazza Armerina: condannato 33enne per maltrattamenti e minacce ai familiari e resistenza a pubblico ufficiale

Piazza Armerina. Il Tribunale di Enna, sezione penale, in composizione monocratica, in persona del Giudice Alessandra Maria Maira, nell’udienza del 16 gennaio ha condannato Mirko Maria Francesco Carbone, domiciliato a Piazza Armerina colpevole dei reati (vedi nota in calce) ascritti e riconosciuto il vizio parziale di mente, condannandolo ad anni uno e mesi quattro di reclusione ed euro 600 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Ha altresì ordinato a pena espiata il ricovero in una casa di cura e custodia.
L’avvocato Sinuhe Curcuraci, difensore dell’imputato, fa presente a fronte dei tre anni chiesti dal PM che il giudice ha comminato una pena grandemente inferiore, preannunciando appello.
I fatti
Il 20 novembre 2018 i militari della Stazione di Piazza Armerina e i colleghi del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, traevano in arresto Carbone Mirko Maria Francesco, 33enne residente a Piazza Armerina, in ordine ai reati di maltrattamenti e minacce al proprio nucleo familiare, oltre che per resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, i militari erano intervenuti in contrada Sambuco, ove l’uomo per l’ennesima volta era andato in escandescenza per futili motivi nei confronti dei genitori e del fratello conviventi, aggredendoli e minacciandoli. Alla vista dei militari, l’uomo si scagliava anche contro i Carabinieri che, a fatica, riuscivano ad immobilizzarlo. Il Carbone durante le fasi dell’aggressione ai propri familiari, compiva atti di autolesionismo sbattendo il capo contro degli infissi, veniva accompagnato e piantonato da parte della Polizia Penitenziaria presso il locale ospedale, sotto osservazione per sospetto trauma cranico. Il Tribunale di Enna ha convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare della detenzione in carcere.