Piazza Armerina: condannato 33enne per maltrattamenti e minacce ai familiari e resistenza a pubblico ufficiale
Enna-Cronaca - 18/01/2019
Piazza Armerina. Il Tribunale di Enna, sezione penale, in composizione monocratica, in persona del Giudice Alessandra Maria Maira, nell’udienza del 16 gennaio ha condannato Mirko Maria Francesco Carbone, domiciliato a Piazza Armerina colpevole dei reati (vedi nota in calce) ascritti e riconosciuto il vizio parziale di mente, condannandolo ad anni uno e mesi quattro di reclusione ed euro 600 di multa, oltre al pagamento delle spese processuali. Ha altresì ordinato a pena espiata il ricovero in una casa di cura e custodia.
L’avvocato Sinuhe Curcuraci, difensore dell’imputato, fa presente a fronte dei tre anni chiesti dal PM che il giudice ha comminato una pena grandemente inferiore, preannunciando appello.
I fatti
Il 20 novembre 2018 i militari della Stazione di Piazza Armerina e i colleghi del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, traevano in arresto Carbone Mirko Maria Francesco, 33enne residente a Piazza Armerina, in ordine ai reati di maltrattamenti e minacce al proprio nucleo familiare, oltre che per resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, i militari erano intervenuti in contrada Sambuco, ove l’uomo per l’ennesima volta era andato in escandescenza per futili motivi nei confronti dei genitori e del fratello conviventi, aggredendoli e minacciandoli. Alla vista dei militari, l’uomo si scagliava anche contro i Carabinieri che, a fatica, riuscivano ad immobilizzarlo. Il Carbone durante le fasi dell’aggressione ai propri familiari, compiva atti di autolesionismo sbattendo il capo contro degli infissi, veniva accompagnato e piantonato da parte della Polizia Penitenziaria presso il locale ospedale, sotto osservazione per sospetto trauma cranico. Il Tribunale di Enna ha convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare della detenzione in carcere.