L’avvocato Sinuhe Curcuraci, difensore dell’imputato, fa presente a fronte dei tre anni chiesti dal PM che il giudice ha comminato una pena grandemente inferiore, preannunciando appello.
I fatti
Il 20 novembre 2018 i militari della Stazione di Piazza Armerina e i colleghi del Nucleo Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri, traevano in arresto Carbone Mirko Maria Francesco, 33enne residente a Piazza Armerina, in ordine ai reati di maltrattamenti e minacce al proprio nucleo familiare, oltre che per resistenza a Pubblico Ufficiale. In particolare, i militari erano intervenuti in contrada Sambuco, ove l’uomo per l’ennesima volta era andato in escandescenza per futili motivi nei confronti dei genitori e del fratello conviventi, aggredendoli e minacciandoli. Alla vista dei militari, l’uomo si scagliava anche contro i Carabinieri che, a fatica, riuscivano ad immobilizzarlo. Il Carbone durante le fasi dell’aggressione ai propri familiari, compiva atti di autolesionismo sbattendo il capo contro degli infissi, veniva accompagnato e piantonato da parte della Polizia Penitenziaria presso il locale ospedale, sotto osservazione per sospetto trauma cranico. Il Tribunale di Enna ha convalidato l’arresto e disposta la misura cautelare della detenzione in carcere.