Demenze. AIMA incontra Commissario ASP: assenza di linee guida chiare e trasparenti con la conseguenza di spreco di denaro pubblico

Un incontro quello avvenuto tra il commissario dell’Asp Francesco Iudica e il direttivo Aima, rappresentato dal presidente Giuseppe Micali e dalla psicologa, Desirèe Leonardo, che ha tracciato una collaborazione tra le due organizzazioni per risolvere il problema delle demenze per evitare che si verifichino episodi come quelli di Paolo Nasonte, che ha denunziato ai carabinieri tre medici del distretto di Agira che hanno dimesso dalla Rsa di Villa Maria di Leonforte il padre Attilio senza una motivazione medica. Sul campo delle demenze l’ Asp di Enna da più di cinque anni naviga in piena confusione con sperpero di denaro e mancanza di assistenza vera per i malati di demenza.

L’ Aima provinciale ha sposato la causa di Nasonte, poiché da essa emerge la problematica che da anni Aima cerca di mettere in luce e cioè la totale anarchia procedurale nel settore delle demenze. Secondo Aima: «La dimissione di Nasonte è stata impropria così come impropria era stata la sua assunzione alla Rsa di Villa Maria con mancanza di una diagnosi certa». Il direttivo Aima ha sostenuto che «la diagnosi spetta in base alla normativa vigente alle Unità di valutazione riconosciute con decreto assessoriale e ratificate da specifici atti deliberativi dell’ Asp. Questo non è mai successo. È venuta a mancare comunicazione tra Uvm e Rsa, poichè, a una diagnosi di disturbo neuro cognitivo moderato, non segue un’ attivazione di un protocollo di riabilitazione cognitiva (che non viene neanche citata), ma da parte della Rsa viene praticata una riabilitazione basata sulla chinesiterapia, trattamento riabilitativo non appropriato».

E’ stato ribadito nell’incontro che «la diagnosi clinica diventa strategica sul ricovero e sulla tipologia di trattamento erogato e sulla sua durata, e questa normativa non è stata applicata. L’ Asp – dice Micali – deve prevedere una lista centralizzata, di fatto la Rsa di Pietraperzia, quella di Villa Maria e quella situata nell’Ospedale di Leonforte, risultano tre entità divise e separate.

Sulle demenze l’Asp di Enna ignora il Centro diurno Alzheimer di Piazza Armerina, sede di Uva; esiste anche un nucleo Alzheimer all’ Rsa Villa Maria di Leonforte ma le due strutture non operano funzionalmente in modo integrato a tutto danno del paziente affetto da demenza. E’ stato anche rilevato che vi è assenza di linee guida chiare e trasparenti con la conseguenza di spreco di denaro pubblico. L’ Asp paga due milioni di euro l’anno a Villa Maria per l’assistenza ai malati con demenza ma senza risulti concreti».

L’ Aima ha comunicato che sta organizzando nei comuni ennesi (il primo a partire è Leonforte) dei corsi di formazione ed informazione sulle demenze con la presenza di esperti del settore.

Iudica ha comunicato al direttivo che studierà la situazione e prossimamente ci sarà un altro incontro.