Enna, semaforo via Libero Grasso: caos nel traffico cittadino nella zona dell’Ospedale, assessore Scillia: all’oscuro dell’autorizzazione

Cittadini ennesi protestano per manifestare il dissenso per la messa in esercizio del semaforo pedonale nella via Libero Grassi che ha creato un autentico caos nel traffico e lo sarà maggiormente dopo l’apertura del mega store dei fratelli Arena e del Mc Donald.

Protestano anche i medici che si devono recare in ospedale per prendere servizio. La situazione in via Libero Grasso non può e non deve essere regolata da un semaforo perché c’è il rischio che possano succedere degli incidenti in quanto il semaforo si trova molto vicino ad una curva chiusa per cui le macchine che provengono da Pergusa si trovano improvvisamente una lunga coda di auto sia da una parte che dall’altra. Vi è la necessità di creare o un sovrappasso pedonale o un sottopassaggio per cercare di dare ordine ad una situazione che allo stato attuale è complessa e complicata. “Non è possibile gestire il traffico in questa maniera – sottolinea Lello Vasco, primario di Cardiologia – Bisogna ricordarsi, al di là dell’apertura di due mega negozi, che ci troviamo ad un centinaio di metri dall’ospedale dove arrivano ambulanze ed altri mezzi di soccorso che hanno bisogno di avere la strada libera in pochi secondi”. Una corsia è stata selezionata per portare le auto verso la scuola media Savarese, ma questa corsia potrebbe essere valida anche per trasferire le auto verso la Pergusina. Situazione, dunque, caotica per il traffico in via Libero Grassi e da studiare con procedure di urgenza prima che succedano incidenti.

Montano le polemiche per l’impianto semaforico a chiamata realizzato in via Libero Grassi a pochi metri dall’ingresso dell’ospedale “Umberto I”, ma soprattutto davanti alle due nuove attività commerciali. Ma (roba da non crederci, ma è la triste realtà!) l’assessore alla viabilità Biagio Scillia si è detto all’oscuro dell’autorizzazione del semaforo.
Al Comune risulta una richiesta di sopralluogo per la segnaletica e l’impianto semaforico, dopo un sopralluogo dei Vigili l’esito viene relazionato al comandante Blasco che concede un’autorizzazione temporanea.
Ma sul provvedimento, di cui Scillia dice di prendere le distanze, fa presente: “in quel luogo è impensabile che l’attraversamento pedonale possa essere la soluzione definitiva per la gestione della viabilità. Penso che la lungimiranza di chi amministra, sia esso un politico o un dirigente, debba essere quella di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.
La soluzione, considerata la scelta urbanistica è un sovrappasso pedonale con ascensore. Sono certo che le società interessate, che hanno a cuore i propri clienti, provvederanno in tempi rapidissimi e che il dirigente che ha voluto concedere temporaneamente questa autorizzazione vigilerà sui tempi e sulle modalità di realizzazione così come io farò con il dirigente”.