Al “Citelli” di Regalbuto i cervelli non fuggono!

Regalbuto. Era consuetudine, soprattutto negli anni ottanta, che grandi allenatori di squadre di calcio europee andassero in America latina a scoprire e reclutare giovani talenti, di quelli che giocano a calcio per strada.
Ecco, qualcosa di simile è successo a Regalbuto, dove una nota start-up del nord Italia che opera nel campo delle ICT (Information and Communications Technology) ha fatto visita ai laboratori dell’Istituto Tecnico (industriale) “Salvatore Citelli” con la precisa intenzione di reclutare diplomandi del settore tecnologico.

Di Giunta Matteo, Ferraro Andrea, Genio Vincenzo, Giunta Francesco, La Spina Giuseppe, Licata Francesco, Manno Antonio, Marchese Giuseppe, Nicosia Fabio, Sanfilippo Davide, sono i dieci migliori studenti del quinto anno dell’indirizzo Elettronico che, grazie al percorso di Alternanza Scuola Lavoro svolto con successo presso un’azienda di Regalbuto specializzata nelle certificazioni informatiche, la Learning Connection, hanno messo in mostra non solo le competenze settoriali sviluppate nel quinquennio, ma soprattutto la disciplina e la passione, valori a cui i docenti del Citelli tengono particolarmente.
L’azienda è rimasta talmente soddisfatta dei risultati ottenuti dagli studenti e dall’organizzazione didattica della scuola, da esternare addirittura l’intenzione di coltivare un “vivaio di tecnici” direttamente a Regalbuto, anche con un importante investimento. Infatti, intende realizzare in uno dei locali dell’Istituto un centro operativo dove i diplomati possano trovare immediata occupazione. Il dirigente Serafino Lo Cascio nella sua lungimiranza ha accolto con entusiasmo l’iniziativa poiché le opportunità per gli studenti sarebbero a lungo termine, con un continuo ricambio generazionale tra i diplomati.
“Ecco uno dei rari casi in cui non sono i giovani del sud a fare le valige per trovare fortuna al nord”, ci dice l’ing. Marco Petronio, docente di Elettronica e Sistemi Automatici, “ma sono le aziende del nord ad investire sui nostri migliori cervelli, si spera non più in fuga!”