Valguarnera: il Commissaio ASP Iudica: o il poliambulatorio cambia sede o non saranno garantiti più i servizi sanitari

Valguarnera. Non è un out out, ma come se lo fosse. L’Asp per garantire i servizi sanitari, non ha intenzione di spendere un solo euro sul “Sebastiano Arena”, ma si è resa disponibile a ristrutturare a proprie spese il Polivalente, quel centro culturale mai realizzato, che sorge in contrada Marcato. Il commissario straordinario Francesco Iudica, venerdì ospite del Consiglio Comunale, è stato chiaro in proposito: “la ristrutturazione del Sebastiano Arena, secondo il progetto e il computo metrico in nostro possesso, costa ben 914 mila euro – ha detto – a cui bisogna aggiungere per renderlo agibile ai canoni di sicurezza, adempimenti non semplici da risolvere, quali i vincoli della soprintendenza di Enna e l’abbattimento delle barriere architettoniche”. Tanti, troppi per il più alto esponente della sanità ennese. Non così invece per il centro Polivalente i cui costi di ristrutturazione – secondo il manager aziendale – sarebbero nettamente inferiori. Meno della metà, secondo una stima, anche se non in presenza ancora di un computo metrico. Iudica ha parlato anche di tempi e di servizi: “entro 3 mesi il progetto potrebbe essere pronto ed entro un anno potrebbe avvenire l’inaugurazione”. In merito ai servizi – ha promesso- che saranno potenziati, ponendo all’attenzione dell’Aula che della nuova struttura sanitaria che nascerà, ne vuole fare “un gioiellino” della sanità ennese, secondo canoni moderni e non vecchi standard. In contrada Marcato nell’immediatezza, oltre ai servizi esistenti, andrebbero pure la Guardia Medica e il “118” attualmente ubicati in dei locali comunali, nei pressi della scuola Lanza. Ma la esattezza o la incongruenza dei costi è ancora tutta da verificare in quanto manca un computo metrico che dirà con esattezza quanto risparmierebbe l’Asp. Intanto incombe una scadenza che appare inderogabile. Entro il 16 febbraio prossimo, l’amministrazione comunale dovrà dare una conferma sulla struttura individuata. Da quanto emerso, o si troverà una intesa con tutte le forze politiche e sociali o si rischia che i servizi vengono portati ad Enna. In sostanza o dentro o fuori. La discussione in consiglio comunale, alla presenza di Iudica, è stata pacata, ma allo stesso tempo fibrillante, con tanti punti interrogativi. Si vuole capire la portata delle cose, perché alcuni passaggi non sono sembrati chiari a molti componenti dell’Aula. E a tale riguardo è stato demandato tutto alla 1^ commissione consiliare aperta ad esperti, comitati e associazioni, durante la quale si farà il punto della situazione ed ove il manager Iudica darà spiegazioni più dettagliate. Riunione che sarà tenuta martedì 5 alle ore 17 presso l’Aula consiliare. Secondo quanto relazionato da Iudica, è stato trovato un piano d’intesa con l’amministrazione comunale che comprende determinati passaggi: l’Asp in un primo momento, in attesa che venga declassificato il Sebastiano Arena da struttura sanitaria, prenderebbe il Polivalente in affitto, esattamente il primo e secondo piano, mentre il piano terra rimarrebbe nella disponibilità del Comune. Il costo d’affitto a carico dell’Asp sarebbe scomputato dai lavori in corso di esecuzione. Non appena ottenuto il declassamento avverrebbe il 2^ passaggio, con una permuta degli immobili in oggetto. L’Asp cederebbe al Comune la struttura del Sebastiano Arena e il 2^ piano di palazzo Prato, mentre il Comune cederebbe definitivamente all’Asp il 1^ e 2^ piano del polivalente, riservandosi, come detto, il piano terra per attività proprie. Ma il Comune non sarebbe esente da determinati lavori presso il Polivalente, perché dovrà realizzare a proprie spese, i parcheggi per le auto. Che non è poco. Quindi un’ operazione quella tra Comune ed Asp da realizzare nel giro di pochi giorni, perché l’Asp ha una improrogabile scadenza entro il 16 con l’ispettorato del lavoro, che chiede di rendere pienamente agibili sul piano della sicurezza e delle norme igieniche, i locali del Boccone del Povero, ove attualmente sono situati i servizi sanitari, pena la chiusura. Quella data diventa quindi fondamentale, o trovare nuovi locali, anche se non utilizzabili nel breve periodo, o trasferire tutto ad Enna. C’è da dire che Francesco Iudica si è mostrato molto disponibile nel venire incontro alle esigenze dell’utenza valguarnerese ed il consiglio comunale tutto, gliene ha dato atto. A mostrarsi però maggiormente convinti dell’operazione sono stati i consiglieri di maggioranza vicini al sindaco Draià, mentre quelli di opposizione pur non essendolo per ragioni storiche culturali e di legame al “Sebastiano Arena” non hanno posto veti o manifestato alcuna preclusione, ma ci vogliono vedere chiaro, principalmente sui costi dell’operazione. La sindaca Francesca Draià, nel suo intervento, ha ringraziato il manager Iudica per l’interessamento e le assicurazioni ricevute che i servizi saranno garantiti nella nuova struttura, ed ha auspicato da parte del consiglio una soluzione unitaria. Parlando poi, delle difficoltà di raggiungimento di contrada Marcato, sollevate dall’opposizione – ha detto- “che non avendo altri locali, il Polivalente è la soluzione migliore che può essere raggiunto anche a piedi”. Il consigliere Arcuria de “L’Altra Voce” ha fatto notare a Iudica che se per la ristrutturazione dell’”Arena” occorrono 914 milioni per il polivalente ne occorrono molto di più. Infatti una relazione tecnica dell’Ute datata 2012, quantificherebbe i costi per tutto l’edificio in un milione e 200 mila euro. “Quindi dov’è il risparmio si è domandato? Cosa spinge l’amministrazione comunale e parecchi consiglieri ad optare per il polivalente?” Il suo collega di partito Giuseppe Speranza ha invece parlato di tradimento delle aspettative: “la nostra comunità per ragioni storiche ed ideologiche ha nutrito sempre forti sentimenti per il Sebastiano Arena. Ci hanno sempre assicurato che il progetto per la ristrutturazione era pronto e che sarebbe stato chiesto un finanziamento. Perché adesso questo cambio di marcia? Sarebbe opportuno che ci si interrogasse in maniera completa perché molte cose non tornano, tuttavia siamo pronti ad un dialogo costruttivo.” Concetta Dragà FI: “Contrada Marcato è un luogo decentrato e molto difficile da raggiungere per gli utenti e le ambulanze che si devono districare tra quelle viuzze. Non capisco la convenienza dell’Asp nel ristrutturare il Polivalente anziché la sede naturale dell’Arena e mi chiedo pure se nel conto sono stati considerati i 350 mila euro dei terreni lasciati dal donatore Sebastiano Arena e acquisiti dall’Asp”. Stefano Bentivegna PD: “in qualità di medico chiedo principalmente che i servizi vengono potenziati e che vengano restituite le branche di radiologia, oncologia e pneumologia”. Alessi di “Diventerà Bellissima” ha auspicato un ripensamento sul Sebastiano Arena che rappresenta un importante punto di riferimento per tutti i valguarneresi e un luogo storico per le battaglie politiche dei precedenti consiglieri comunali e della cittadinanza negli anni ‘80”.

Rino Caltagirone