Carabinieri indagano sui terreni danneggiati di contrada Figotto dalle acque del fiume Morello

Dopo sei anni di denunce, diffide nei confronti delle istituzioni (Genio Civile, Protezione Civile, Prefettura, Ispettorato Forestale Regione, comuni) per cercare di destare l’attenzione sui terreni di contrada Fagotto, in territorio di Enna, ma di fatto nella pianura di Villarosa, che sistematicamente vengono invasi dalle acque del fiume Morello, una denuncia, presentata al comando provinciale dei Carabinieri da Santo Francesco Rampello, uno degli otto proprietari di questi terreni continuamente allagati, ha portato sabato mattina una squadra dei carabinieri, guidata da maresciallo Giuseppe Pace ad effettuare un sopralluogo su questi terreni agrari con un servizio fotografico completo e che evidenzia come le inondazioni, provocate molto spesso dallo svuotamento della diga Morello, non consentono che questi terreni vengano coltivati razionalmente e quello che è più grave e molto pericoloso è il fatto che le acque meteoriche stanno erodendo e danneggiando i pilastri dell’autostrada Palermo -Catania e sicuramente potrebbero costituire una minaccia per la stabilità di questo tratto di autostrada. Alcune fotografie sono molto significative. Santo Rampello nella sua denuncia a evidenziato che il Consorzio di Bonifica n.6 davanti alle lamentale dei proprietari terrieri della zona “ha fatto orecchie da mercante asserendo che i soldi per fare questi lavori non ci sono e non vengono finanziati dalla Regione”. Per i danni subiti in questi anni gli agricoltori non hanno mai ricevuto alcun risarcimento e quello che preoccupa è il silenzio totale da parte degli Enti sollecitati con le denunce e le diffide articolate. Il sopralluogo dei carabinieri del comando provinciale, effettuato sabato potrebbe aprire uno spiraglio e magari spingere i tecnici di Genio Civile, Protezione Civile, Consorzio di Bonifica ad effettuare un controllo perché vi è la parte preoccupante dell’erosione idrica dei pilastri dell’autostrada.