Sanità Enna: la UIL chiede aiuto agli Organi Ispettivi Ministeriali

“Malox, bromazepan, guanti in lattice, sonde per rilevare la temperatura corporea, reattivi presso il Chiello di Piazza Armerina, amoxcillina, urbason fiale, tachidol, aspirina, pungidito per il controllo glicemico ed inibitori di pompa protonica sembrerebbero, in prima ipotesi, essere alcuni farmaci mancanti, ad intermittenza, presso i nosocomi della provincia di Enna; alcuni di essi, fra l’altro, nei pazienti con diagnosi di ictus e/o infarto miocardico, farmaci salvavita.

Non solo. Sembrerebbe che nei giorni scorsi presso il pronto Soccorso dell’Umberto I di Enna un paziente con codice giallo che necessitava di un intervento di un otorino, riportante un ascesso maxillo facciale è rimasto parcheggiato per circa dodici ore, grazie solo alla professionalità dei medici e degli infermieri presenti al Pronto Soccorso è stato tenuto sotto controllo con la relativa somministrazione di alcuni farmaci.

Inoltre, qualche settimana fa, sembrerebbe che un utente, si sia rivolto più volte alla struttura del Presidio Ospedaliero dell’Umberto I per forti dolori toracici a cui non sono stati riscontrati segni evidenti di sofferenza cardio vascolare. Lo stesso di sua iniziativa, grazie alla tenacia che lo contraddistingue, si è recato presso la struttura di Emodinamica di Caltanissetta, ed è stato sottoposto ad un delicato intervento alle coronarie.

Questa situazione rappresentata è solo la punta di un icerberg, quindi i cori da bravi bravissimi nella concretezza quotidiana lasciano grosse perplessità.

Cosa stia succedendo realmente alla sanità ennese, al netto dei proclami, non si riesce a comprendere, come non si riesce a comprendere anche la emanazione di alcuni atti deliberativi di cui non si colgono le finalità nella sua interezza. Forse per la nostra scarsa capacità interpretativa.

Essendo portatori di sani interessi qualificati, al fine di fare chiarezza e nel pieno rispetto dei ruoli, della sicurezza degli operatori e dei malati, abbiamo deciso di rivolgergi agli organi Ispettivi di competenza”.

Comunicato stampa a firma Giuseppe Adamo segretario generale UIL