In particolare, all’epoca dei fatti (2008), il Grado si trovava a Faenza e lavorava presso un distributore di benzina, dove, d’accordo con un complice, si rese responsabile del furto di vari accessori per auto per un valore di circa 1000 € e, prima di andar via, fece il pieno di carburante alla sua vettura, senza pagarne il corrispettivo.
Lo stesso fu successivamente condannato per patteggiamento dal Tribunale di Ravenna (sezione distaccata di Faenza) nel 2010 e riconosciuto colpevole del reato di furto aggravato.
Infine, al termine del conseguente iter giudiziario, a seguito dell’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza di Bologna, giungeva l’ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime in regime di detenzione domiciliare, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Ravenna.
Gli uomini della Squadra Mobile della Questura di Enna, ricevuto tale mandato, si mettevano alla ricerca del condannato, rintracciandolo presso il suo domicilio.
Così, ultimati gli adempimenti di rito, i poliziotti lo sottoponevano alla detenzione domiciliare per l’espiazione della pena di mesi quattro di reclusione.