Come non ci convince l’ultima disposizione di servizio inerente il piano di reperibilità che coinvolge il personale medico, sempre, del Chiello, a nostro giudizio in difformità ai dettami del contratto della dirigenza.
Il nosocomio piazzese rappresenta un grosso punto di riferimento per i paesi limitrofi e per alcune comunità che arrivano fino alle porte dell’Area Calatina.
Un esempio, ma non solo, l’unità operativa semplice dipartimentale di Ortopedia dotata, fra l’altro, di autonomia gestionale sia in termini di bagdet sia in termini di risorse umane, suscita grande attrazione poiché le prestazioni rese in ambito traumatologico sono di altissimo spessore professionale.
L’ordine di servizio emanato circa l’istituto della reperibilità ha generato negli operatori della sanità Armerina molte preoccupazioni.
Ma non è solo Piazza Armerina che lamenta difficoltà. Anche gli operatori di Leonforte, attraverso il nostro sindacato ed anche attraverso il comitato, manifestano alcune perplessità ed il mancato decollo della teleradiologia, come avvenuto, invece, nelle altre realtà. Sarebbe opportuno che il Dottore Iudica desse un’occhiata ai costi che sostiene l’Azienda per tale sevizio su Leonforte.
Mancano tantissime risorse umane ed il tutto non agevola sicuramente l’operato del neo Direttore.
Invitiamo la direzione a rivedere la problematica. Da rivedere anche la mancata erogazione dell’indennità di cassa del personale del Cup.
In ultimo, negli ambienti politici ennesi, da destra a sinistra, si parla tantissimo di un mega progetto che dovrà decollare a Pollicarini e gestito presumibilmente dall’Asp di Enna. Ci si auspica che tale progetto, qualora fosse vero, dia ossigeno al territorio in ambito occupazionale”.
Comunicato stampa a cura del Segretario generale UIL Enna, Giuseppe Adamo