Alzheimer. Convegno AIMA a Leonforte

Mercoledì 27 marzo al circolo di Compagnia di Leonforte si è tenuta una conferenza sull’AIMA. Il vademecum necessario alla diagnosi e alla successiva terapia e le difficoltà dei caregivers sono stati argomentati dalle dottoresse Leonardo, Croce e La Ferrara. Il signor Orazio Locà ha raccontato dell’AIMA di Catania, essendone il presidente, e della carenza di posti letto e delle lunghissime attese per i malati di Alzheimer nelle strutture pubbliche. La testimonianza dei parenti, afflitti dalle disabilità di cari assistiti prevalentemente dalla famiglia e il confronto fra il dottore Millia, del Centro Diurno Alzheimer di Piazza Armerina e la dottoressa Nunzia Maria, medico di famiglia di Leonforte, ha evidenziato lo scollamento fra la realtà immanente e la burocrazia incastrata in un piano sanitario irrealizzato e a oggi incapace di reale dialogo fra utenti e l’ASP.
La conferenza ha interessato i parenti colpiti dal morbo e lasciato indifferenti amministratori e dirigenti sanitari dimostrando ancora una volta l’incomunicabilità fra cittadino e istituzione eppure ogni tre secondi nel mondo una persona sviluppa una forma di demenza ed è l’Alzheimer la forma più diffusa.
Secondo il “Rapporto mondiale Alzheimer 2018” della Federazione Alzheimer Italia, sono 47 milioni i malati nel mondo, 1.241.000 in Italia e si stima che nei prossimi 20 anni, a causa dell’invecchiamento della popolazione, si avrà un aumento dei casi del 50 per cento.
In Sicilia si registrano oltre cinquantacinquemila famiglie alle prese con un paziente malato di Alzheimer e il numero dei casi è in continua crescita. L’approccio farmacologico attualmente esistente è insufficiente e non porta ad alcuna soluzione di guarigione. Diventa, quindi, fondamentale garantire la migliore qualità di vita del paziente e dei familiari che lo assistono.
L’AIMA che agisce sul territorio nazionale ha adottato lo slogan “non dimenticare chi dimentica” per dare voce alle necessità delle famiglie colpite dalla malattia di Alzheimer offrendo supporto e assistenza legale e psicologica fin dalla sua fondazione, avvenuta nel gennaio 1985, quando nel nostro paese la malattia e le sue implicazioni erano sconosciute anche per la maggior parte del mondo scientifico. AIMA oggi conta 24 associazioni territoriali, una quindicina di centri d’ascolto e altrettanti gruppi operativi, che operano in molte regioni italiane e ovunque cerca di realizzare quella rete di solidarietà e aiuto per le vittime della malattia. Dal 1997 esiste la Linea Verde Alzheimer 800 679679, che registra 10.000 telefonate l’anno.

Attualmente AIMA fa parte del gruppo di coordinamento del Progetto Interceptor che ha l’obiettivo di identificare il “marcatore” o l’“insieme di marcatori” in grado di predire con accuratezza la conversione della diagnosi di declino cognitivo lieve – Mild Cognitive Impairment, MCI – in malattia di Alzheimer, dopo 3 anni di follow-up, al fine di identificare precocemente quei pazienti che in modo appropriato potranno beneficiare di nuove terapie in corso di sperimentazione. L’incontro si è concluso con l’annuncio della visita di AIMA Catania a Leonforte per stimolare positivamente i malati e offrire agli assistenti un momento di svago.