Femminicidio Catenanuova: Carabinieri acquisiscono video con immagini sequestro

I carabinieri hanno acquisito un video in cui si vede Filippo Marraro, ripreso dall’alto, sequestrare la moglie Loredana Calì imponendole di salire nell’auto puntandole una pistola contro a Catenanuova. Le immagini sono state registrate due giorni fa alcuni minuti prima che l’uomo ammazzasse la moglie.

La coppia era separata da alcuni mesi e ha due figli. L’uomo si è seduto nel sedile passeggeri posteriore e ha intimato alla donna di andare nella campagna dei genitori dove poi l’ha uccisa.
Le aveva detto di incontrarsi per parlare della loro separazione, invece l’ha minacciata e l’ha costretta a seguirlo fino alla casa di campagna dei genitori di lei. Una volta ammazzata, ha poi chiamato la madre di Loredana: “Venitevela a prendere morta”.
Marrario alle 9 di mattina ha mandato a «Peppe Click» un messaggio per spiegare l’imprevisto e per scusarsi. Con un finale drammatico: «Addio, addio a tutti. Scusatemi di tutto». «Buongiorno, Peppe Click. Mi dispiace per il raduno. Non posso venire più: ho ucciso mia moglie. Mi dispiace». Filippo Marraro ha affidato la sua confessione a un messaggio vocale. Destinatario un amico di Agrigento, Peppe Nobile, da tutti conosciuto come «Click», il nome del suo negozio di informatica. Nobile è anche l’animatore del club TMax, il modello di uno scooter della Yamaha, e tra gli organizzatori di motoraduni in Sicilia ai quali Marraro non mancava mai. Partecipava di solito con il figlio adolescente. E si era iscritto anche per il raduno che il club ha organizzato il 7 aprile a Siracusa.

Emergono altri particolari sulla morte di Loredana Calì, la donna uccisa dall’ex marito con due colpi di pistola al petto. Lui era accecato dalla gelosia. Prima di chiamare i carabinieri e dopo avere sparato alla moglie, Filippo Marraro, è andato a scuola ed ha fatto chiamare il figlio più piccolo di 12 anni per dirgli che la sua mamma era morta, perchè lui, il suo papà, le ha sparato. Il ragazzino sotto shock ha preso il suo motorino ed è fuggito ed avrebbe vagato fino al primo pomeriggio. Poi ha fatto una telefonata alla figlia diciassettenne che era in gita con la scuola in Puglia ed anche a lei ha comunicato che era orfana.
Filippo Marraro aveva già nascosto vicino al suo autolavaggio la pistola con la quale aveva ucciso Loredana Calì, madre dei due ragazzi che dopo 18 anni di convivenza lo ha lasciato e si era diretto verso casa da dove avrebbe poi chiamato i carabinieri dopo avere fatto una doccia. E’ quanto emerge dalle indagini. L’uomo si doveva preparare all’arresto, perchè come lui stesso dirà ai militari «è giusto pagare per quello che ho fatto». Prima di entrare a casa si è soffermato per qualche istante con una vicina che lo definirà poco più tardi «stravolto», dicendole «Ho ammazzato Loredana. Filippo Marraro non passa per cornuto». Saranno adesso indagini, accertamenti psichiatrici e iter processuale ad accertare se Marraro con lucidità abbia tentato di costruire l’immagine di un uomo che ha agito «in preda alla gelosia», tanto che anche durante la confessione ai carabinieri dirà che lei frequentava qualcuno.