Questo sogno che, questo è ciò che mi piace e vedo in questa bella metafora, diventa prima obiettivo da iperuranio, poi obiettivo concreto, perché se uno crede a quei sogni e combatte per essi, li realizza. Ed è bello sentire un Amministratore che sogna e che invita a sognare, perché ciò fa comprendere e trasmette a tutti l’amore per la politica, una politica che va oltre le delibere e le scartoffie burocratiche e che sogna, ergendosi in una dimensione sublime dell’amore del proprio territorio. Auspicando quindi che tutto ciò non sia punto di arrivo ma punto di partenza, il Sindaco di Cerami ha fatto capire una cosa chiara: Cerami c’è ed è pronta a fare rete e ad aprirsi al territorio per incrementare tutti insieme questa ricchezza materiale e immateriale offerta dal nostro entroterra. Simil amore e grinta trasparso negli interventi successivi del Presidente del Consiglio Giuseppe Lombardo, un intervento volto e rivolto anche ai giovanissimi ceramesi (alla cerimonia erano presenti, nella loro prima manifestazione ufficiale, il baby Sindaco con la baby amministrazione, chiara prova di interconnessione e cooperazione tra generazioni). L’assessore alla politiche culturali Lavinia Bonelli in un accorato e interessante intervento ad un certo punto ha affermato quasi un teorema che con grande gioia abbiamo il piacere di riportare in un piccolo stralcio “… idee strategiche e capacità di fare rete sono ciò che Istituzioni sempre più prive di risorse devono saper mettere in campo, perché lo sviluppo non è solo una questione di soldi, è una questione di cultura…”. Toccare finalmente con mano, anche se nel piccolo, una presa di coscienza del genere dinnanzi agli scellerati tagli all’Istruzione pubblica e alla cultura messi in atto dai governi centrali, rappresenta una vittoria, un raggio di sole, di speranza, nell’augurio che ciascun comune, nel proprio piccolo, prenda coscienza di ciò e la pratichi proprio come sta facendo Cerami per rendere nuovamente competitiva a livello culturale l’Italia. Siamo un paese ricchissimo, pieno di beni materiali e immateriali; fare rete tra le realtà significa “scambio di idee e di forze” e dallo scambio vi è un arricchimento generale. Importanti gli interventi del presidente dell’Ecomuseo Pina La Giusa che ha presentato l’Associazione Ecomuseo Petra d’Asgotto nelle sue innumerevoli e pregevoli attività (e pensare che questa realtà, ormai molto e ben radicata nel nostro territorio e con importante collaborazioni, vive da pochi anni). Il coordinatore Maurizio Campo ha incentrato il proprio intervento nella definizione della realtà ecomuseale e ciò che comporta un Ecomuseo.
Il dr. Giovanni D’Urso, appassionato di storia locale a membro dell’Ecomuseo, ha incantato ancora una volta il pubblico presente attraverso un excursus storico su importanti fatti Ceramesi e collegamenti tra Cerami e Nicosia, regalando anche interessanti particolari spesso non molto noti ma che rappresentano delle ricchezze del nostro territorio. Conoscete, ad esempio, Filagato di Cerami? Io no. E grazie a questo excursus storico, oltre a conoscere l’esistenza di questo uomo ceramese vissuto nel XII secolo, ho anche appreso dell’importanza di quest’uomo per l’omelia da questi scritta nientepopodimeno che per l’inaugurazione, il 29 giugno 1143, della Cappella Palatina di Palermo. Cioè la piccola storia che si unisce alla grande storia e attraverso la rete e la cooperazione emerge per essere restituita a tutti noi. Gli ultimi interventi, prima della firma, sono stati dei consiglieri Domenico Proto e Michele Schillaci, attivi e propositivi, anime di questa amministrazione e che hanno fatto da ponte per questo importante protocollo d’intesa. L’augurio, a tutti noi, ai Ceramesi e all’Ecomuseo, ce lo potremmo fare riprendendo e facendo nostro le parole del Sindaco Chiovetta: non un punto di arrivo ma di partenza. Di partenza per un arricchimento generale per tutti noi.
Alain Calò