SIRI: CONTE PROPORRÀ REVOCA “È SOLUZIONE PIÙ GIUSTA”

ROMA (ITALPRESS) – Al termine di una riunione del Consiglio dei Ministri durata oltre due ore, il premier Giuseppe Conte ha annunciato che proporrà al capo dello Stato Sergio Mattarella la revoca dell’incarico al sottosegretario Armando Siri, coinvolto in un’inchiesta per corruzione. Non c’è stata una votazione, ma un dibattito tra i ministri.

“Ritengo che il Governo si sia comportato nel modo migliore, è la soluzione alla luce di tutte le circostanze che ritengo più giusta. Se perdiamo la fiducia dei cittadini, se non li avremo al nostro fianco, difficilmente potremo proseguire nell’azione di governo e potremo vantarci di essere il governo del cambiamento”, ha detto Conte, rispondendo alle domande dei giornalisti al suo arrivo al Tempio Maggiore di Roma per un’iniziativa.

“Si è deciso di avviare la procedura di revoca dell’incarico a Siri, non perché colpevole, ma perché per noi quando si parla di un’inchiesta per corruzione la politica deve agire prima dei giudici. Per me è un grande orgoglio far parte di questo governo, sono molto orgoglioso delle decisioni che abbiamo preso insieme. È stato un Consiglio dei Ministri molto disteso, ci siamo detti che andiamo avanti e che ci sono tante cose da fare per gli italiani, le faremo insieme nei prossimi quattro anni”, ha affermato il vicepremier Luigi Di Maio, parlando con i giornalisti a Palazzo Chigi dopo il Cdm.

“Il Governo dà un segnale di discontinuità rispetto al passato, quando ci sono delle ombre interviene. Non è una vittoria del M5S, non sono qui per esultare, è una vittoria degli italiani”, ha aggiunto.

Fonti del Carroccio hanno riferito di una “discussione civile e pacata. La Lega (intervenuti i ministri Bongiorno e Salvini) ribadisce fiducia nel premier ma anche difesa del sottosegretario Armando Siri, innocente fino a prova contraria. Troppe cose da fare, autonomia, riduzione delle tasse, flat tax, apertura dei cantieri, sviluppo e infrastrutture: basta chiacchiere e polemiche. Servono fatti concreti”.

(ITALPRESS).