Piazza Armerina: Fp Cgil e Cisl Fp rompono le trattative con l’Amministrazione Cammarata

Piazza Armerina. Fp Cgil e Cisl Fp rompono le trattative con l’Amministrazione Cammarata, l’Assemblea dei lavoratori del 14/05/2019 ha visto una forte partecipazione dei lavoratori presso il presso il Comune di Piazza Armerina indetta dalle OO.SS. della Funzione Pubblica CGIL e CISL.
I Dirigenti Sindacali Mimmo La Spina e Nino D’Alia unitamente alle R.S.U denunciano l’incomprensibile atteggiamento di rigidità dell’Amministrazione Comunale di Piazza Armerina nei confronti dei lavoratori, la mancata corresponsione delle indennità dovute ai lavoratori in forza della contrattazione integrativa aziendale dei dipendenti, dall’anno 2017 e 2018 tutt’oggi, non pagate, ci scusiamo sin d’ora con la cittadinanza per gli eventuali disagi che potrebbero verificarsi a causa delle azioni di protesta sempre più incisive che verranno intraprese da qui al prossimo futuro.
Dopo un lungo e travagliato periodo di contrattazione in merito all’Organizzazione degli Uffici e dei Servizi le Segreterie Provinciali di Fp Cgil e Cisl FP – stigmatizzano il percorso e l’atteggiamento improduttivo dell’Amministrazione Cammarata, nonostante un responsabile e costruttivo atteggiamento delle OO.SS.

Da oltre dieci mesi rivendichiamo relazioni sindacali costruttive volte al miglioramento dei servizi e rispettose dei diritti dei lavoratori.
Dopo che il 02 Novembre del 2018 è stata presentata all’Amministrazione Comunale di Piazza Armerina la piattaforma rivendicativa e proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori.
Nelle riunioni di delegazione trattante che si sono succedute, che hanno registrato l’assenza sistematica di molte posizioni organizzative, l’Amministrazione ha assunto degli impegni, ad esempio in merito al pagamento del salario accessorio spettante al personale dipendente, o alla approvazione del Regolamento per le individuazione , attribuzione, revoca e pesatura delle Posizioni Organizzative in scadenza il 21 maggio cm, con gravi rischi per l’azione amministrativa dell’Ente, impegni che sono stati regolarmente disattesi; l’Amministrazione non ha tenuto in alcuna considerazione la piattaforma rivendicativa dei dipendenti, mortificando le legittime aspettative degli stessi.
La nomina delle Posizioni Organizzative da parte dell’attuale Amministrazione, avvenuta peraltro in spregio alle più elementari norme sulla comparazione di titoli e carriere, determinerà solo danni all’Ente, anche in termini di disservizi che si riversano inevitabilmente sull’utenza, per non dire dei contenziosi che si genereranno senza fine anche in conseguenza della scriteriata assegnazione di personale che non ha tenuto conto dell’esperienza e delle attitudini di ciascun dipendente, arguendo oltremodo le tensioni all’interno della macchina burocratica in ragione della mal riposta fiducia, cieca ed incondizionata, dell’Amministrazione solo su alcuni funzionari.
L’Amministrazione Cammarata imperterrita ha perseverato nel suo atteggiamento ostile, sordo ed improduttivo, in primo luogo non consegnando alle OO.SS. la documentazione finanziaria più volte richiesta e non costituendo il fondo per il salario accessorio previsto dai vigenti CCNL, ritardando più volte il pagamento degli stipendi ai lavoratori, fatti mai verificatisi con le Amministrazioni precedenti e negando, ad oggi, il pagamento degli istituti contrattuali in seguito alla sottoscrizione dell’accordo ponte avvenuta nel mese di dicembre 2018.
L’Amministrazione giustifica indecorosamente il proprio comportamento con asserite problematiche di bilancio anche alla luce di pareri incomprensibilmente richiesti dall’Amministrazione stessa ad organismi quali il Nucleo di Valutazione e al Collegio dei Revisori dei Conti che, per Legge, hanno ben altre competenze ed attribuzioni.
Tutto ciò, mentre si disperdono risorse pubbliche in viaggi degli Amministratori anche in altri continenti ed in aumenti delle loro indennità che, seppur legittimi, sono oltremodo inopportuni in un periodo di austerità quale dovrebbe essere quello attuale che, a detta della stessa Amministrazione, è connotato da una profonda crisi finanziaria delle casse comunali.
Ma v’è di più, l’Amministrazione Comunale continua a “snobbare” le parti sindacali, non soltanto evitando di consegnare loro la documentazione contabile e finanziaria richiesta, ma, come avvenuto in occasione della recente approvazione da parte del Consiglio Comunale del rendiconto 2017, approvando atti di fondamentale importanza per la vita stessa dell’Ente oltre che per l’intera Città, senza il benché minimo coinvolgimento delle parti sociali che, invece, potrebbero dare il loro modesto contributo.
Noi vogliamo vederci chiaro – continuano i dirigenti indacali D’Alia e La Spina, vogliamo capire come è stato accertato un disavanzo di oltre 7 milioni di Euro e, qualora tale dato dovesse essere confermato, ci rendiamo sin d’ora disponibili a dare il nostro contributo per approntare un piano di riequilibrio finanziario che dovrà tener conto della qualità di erogazione dei servizi ai cittadini, dell’indotto e dei dipendenti. Il Comune è la casa di tutti e non consentiremo a nessuno che lo stesso venga gestito secondo regole che non siano quelle della trasparenza e della democraticità, sarebbe un prezzo molto alto che pagherebbe la collettività Piazzese.
Purtroppo, registriamo che anche nell’ultima delegazione trattante l’Amministrazione Comunale ha continuato nel suo atteggiamento negativo e confusionario, perciò non rimane altra strada da seguire se non quella del coinvolgimento degli Organi di Controllo esterni all’Ente.
Dopo l’assemblea tenutasi oggi 14.05.2019, ci vediamo costretti a confermare lo stato di agitazione dei dipendenti dell’Ente che, in mancanza di concreti segnali di apertura dell’Amministrazione, sfocerà in forme di protesta più incisive quali assemblee pubbliche, sit-in fino allo sciopero di tutti i dipendenti del Comune, unitamente al coinvolgimento della comunità piazzese.
Negli interventi in assemblea i lavoratori hanno manifestato preoccupazione e forte disagio per la situazione venutasi a creare per la mancanza di certezze sul proprio futuro.
L’Assemblea dei dipendenti ha deliberato la conferma della piattaforma rivendicativa presentata a suo tempo integrandola con la necessità di verifica della situazione finanziaria da inviare al Sindaco, al Presidente della delegazione trattante, al Presidente del Consiglio ed ai Consiglieri comunali invitandoli per quanto di competenza ad attivarsi al fine di ripristinare le elementari regole democratiche e corrette relazioni Sindacali.

Comunicato stampa a firma di Mimmo La Spina F.P. C.G.I.L. e Antonino D’Alia C.I.S.L. F.P.