“Aidone è viva” diventa un movimento politico

Aidone. “Aidone è viva” diventa un movimento politico. Lo ha annunciato Roberto Trovato, il candidato a sindaco alle amministrative del 28 aprile scorso, giunto nella competizione elettorale terzo con la lista civica “Aidone è viva”. “Saremo il cane da guardia degli interessi degli aidonesi- ha dichiarato Trovato- vigileremo sull’operato dell’amministrazione e lo faremo senza fare sconti a nessuno. Lo strumento con il quale lo faremo è attraverso l’evoluzione naturale della nostra lista perché si è dato vita ad una comunità fatta da me, dai miei candidati, ma anche da molti sostenitori, da molti che ci hanno votato e che ci hanno incoraggiato e che ci chiedono di andare avanti, di costituire un nucleo di opposizione e di possibile alternativa nel futuro”. “Daremo vita- ha spiegato- ad un movimento aperto a tutti e vedremo di fare tre, quattro iniziative ogni anno. Faremo attività di formazione alla politica e amministrativa di modo che chi si candida con noi lo possa fare in maniere cosciente e competente. In buona sostanza vogliamo occuparci della politica di Aidone”. Nel suo comizio post elezioni, Trovato ha sottolineato che il movimento è aperto a chiunque ne voglia far parte, ringraziando gli elettori che lo hanno votato riportando 574 voti personali “Uno su cinque – ha detto – mi ha dato fiducia. – Chiarenza (il neo sindaco ndc) ne ha preso meno di me (566 voti) ma è stato grazie all’effetto trascinante dei voti dati alla lista che è salito. Se fosse stata ancora in vigore la legge che elesse Lacchiana, la legge vigente fino al 2016, il sindaco sarei io. Le leggi elettorali sono quelli del momento e si onorano quelle vigenti quindi per cui senza ombra di dubbio il vincitore è Chiarenza”. Trovato ha polemizzato con i nuovi amministratori comunali, “che ora – ha detto- è la controparte dei cittadini dato che sono loro a determinare l’ammontare delle tasse, le contravvenzioni per le violazioni…”. E’ ritornato infine sulle dimissioni di Lacchiana da consigliere comunale invitandolo a rivedere la decisione e sottolineando che ha un preciso dovere morale nei confronti degli elettori che lo hanno votato, e poi perché deve difendere il suo operato di cinque anni di amministrazione. ”Il problema – ha concluso – è che le leggi elettorali si rispettano in toto e nella parte che conviene e in quella che non conviene”. Secondo Trovato, in caso di dimissioni di Lacchiana, l’organo deputato a decidere chi debba subentrargli è il consiglio comunale, che si riunirà domani, 18 maggio.

Angela Rita Palermo