Nicosia: sospesa per due mesi maestra 60enne per maltrattamenti all’asilo – video – Difesa: non configurabili maltrattamenti e abuso dei mezzi di correzione

Nella mattinata i Carabinieri della Compagnia di Nicosia, hanno proceduto all’esecuzione di ordinanza di applicazione di misura cautelare della sospensione dall’esercizio della sua attività di docente di scuola materna per la durata di mesi due, nei confronti della sessantenne L.G.C.R.., indagata per il reato di maltrattamenti ai danni di persone minori. Le accuse nei confronti dell’insegnante sono di aver tenuto condotte reiterate, sottoponendo a vessazioni e trattamenti degradanti i propri scolari, in particolare inveendo contro di loro con urla e rimproveri immotivati e percuotendoli quotidianamente con schiaffi, spinte e strattoni, nonché, in diverse occasioni, afferrandoli con violenza per le braccia o per il capo per poi trascinarli di peso alle loro sedie, giungendo finanche a scaraventarli per terra o contro gli arredi dell’aula.


L’attività investigativa prendeva origine nel mese di Marzo del corrente anno, dalla segnalazione di alcuni genitori che avevano notato alcuni comportamenti anomali dei propri figli, che frequentano la scuola dell’infanzia “Largo Peculio” di Nicosia. Nello specifico i bambini si lamentavano di alcuni comportamenti anomali tenuti dalla maestra, rifiutandosi di andare a scuola nei giorni in cui quest’ultima era in servizio. A seguito di tale segnalazioni venivano avviate ulteriori attività di indagine, anche mediante l’ausilio di attività tecniche e l’audizione di alcuni testimoni. L’ attività investigativa, che durava due mesi circa, permettevano di evidenziare numerosi gravi atti di violenza da parte dell’insegnante, nei confronti di più bambini, che venivano quotidianamente sottoposti a vessazioni e trattamenti degradanti.


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Aggiornamento:

E’ stato fissato per domani 30 maggio davanti al GIP, dott.ssa Luisa Maria Bruno, l’interrogatorio di garanzia della maestra di Nicosia indagata di maltrattamenti nei confronti dei suoi scolari. L’indagata è difesa dall’avvocato Salvatore Timpanaro del foro di Enna. Raggiunto telefonicamente il difensore ha precisato che la propria assistita si sottoporrà all’interrogatorio, rispondendo a tutte le domande, ed ha aggiunto che da un primo esame degli atti “non vi è prova di veri e propri atti di violenza o percosse nei confronti degli allievi; al più la maestra è stata costretta a intervenire al solo fine di separare bambini che si accapigliavano o litigavano tra di loro. Dagli atti di indagini dei Carabinieri risultano anche condotte definiti atteggiamenti amorevoli nei confronti dei bambini”. Inoltre. la mia cliente ha ricevuto manifestazioni di solidarietà da parte dei colleghi e, soprattutto, da parte dei genitori degli alunni della scuola dell’infanzia. “Ciò dimostra che il clima in classe era sereno e che non può in alcun modo parlarsi neanche di violenza assistita; né sembrerebbero configurabili il delitto di maltrattamenti e neanche quello meno grave di abuso dei mezzi di correzione”.