Dice Ippolito: ”ho deciso di donare la mia indennità di consigliere e di renderlo noto alla mia comunità non per essere lodato, ne tanto meno per pubblicizzare la mia persona. So bene che un atto di beneficenza ha più valore quando è fatto con riserbo, ma è giusto lanciare un segnale; è giusto che qualcuno inizi a muoversi per cambiare le cose”. L’auspicio del consigliere è che questa azione di buona politica non rimanga fine a se stessa ma possa spronare l’intera amministrazione affinchè si capisca che un singolo gesto di solidarietà non potrà certamente cambiare le cose ma rappresenta il punto da cui partire per contribuire a rendere libero dalla povertà chi ancora purtroppo non lo è.