Calascibetta: la chiesa San Pietro si sbriciola, ordine di evacuazione per una famiglia. Sen.Trentaoste: si chiede intervento Diocesi Caltanissetta e Soprintendenza Enna

Calascibetta. La chiesa intitolata a San Pietro continua a sbriciolarsi giorno dopo giorno a tal punto da mettere a repentaglio gli abitanti di un’abitazione situata in un’area sottostante. La conferma, a seguito di un recente sopralluogo, giunge dai vigili del fuoco di Enna, con una missiva a firma dell’ingegnere Roberto Spitaleri, responsabile del Servizio di guardia. Nella relazione, inviata alla Curia Vescovile di Caltanissetta, di cui Calascibetta fa parte, al sindaco Piero Capizzi e per conoscenza alla prefettura di Enna, si ritiene urgente ed improcrastinabile il ripristino della copertura della chiesa (fu rifatta circa quarantanni or sono) al fine di evitare ulteriori cadute di tegole nei tetti degli edifici sottostanti lungo il Vicolo S. Margherita civici 68-70; impedire l’accesso allo spazio antistante il portone principale, tramite strutture fisse inamovibili in corrispondenza dei gradini della piazza; interdire inoltre l’accesso all’abitazione del Vicolo S. Margherita al civico 58 per pericolo di eventuale crollo di parte di facciata posteriore della chiesa. Al Comune xibetano invece viene chiesto di intraprendere tutti i provvedimenti necessari e urgenti, a salvaguardia della pubblica e privata incolumità. Dunque, la lettera-denuncia del Movimento 5 stelle, che segnalava il pericolo, era fondata. Preso atto della relazione dei vigili del fuoco, ieri è arrivato anche l’intervento del primo cittadino, Piero Capizzi, il quale ha ordinato lo sgombero immediato, delle persone del fabbricato sito nel Vicolo S.Margherita, 58, nonché il divieto di utilizzo dello stesso sia ai proprietari che a chiunque, a qualunque titolo, occupi le unità immobiliari in questione. Intanto la Curia Vescovile nissena, che avrà l’impegno più gravoso, ovvero quello economico, è stata già avvisata. Adesso si attente un immediato intervento al fine di mettere in sicurezza la zona. Un possibile crollo dell’edificio di culto potrebbe causare conseguenze anche alla Torre Normanna, data 1079, utilizzata dal Conte Ruggero come luogo di avvistamento.


Situata nella parte alta del paese, la chiesa, costruita alla fine del 1800, senza un importante intervento potrebbe seriamente venir giù. I documenti storici raccontano che, in omaggio a Papa Niccolò II, il Conte Ruggero dedicò a San Pietro Apostolo la chiesa fortezza, ultimata nel 1079, costituita da 5 navate, con colonne monolitiche di pietra locale “di cuto”. Danneggiata durante il violento terremoto dell’11 gennaio 1693, da allora la chiesa ha subito diversi rimaneggiamenti e l’attuale forma risale alla fine del XIX secolo. Dopo la Seconda guerra mondiale è stata trasformata in teatro e successivamente in palestra. Negli anni 80′, per paura di crolli, gran parte dell’area adiacente a quella che fu una struttura di culto è stata interdetta alle persone. Abbandono, degrado e incuria, rischiano di far scomparire centinaia di anni di storia.

Francesco Librizzi


TRENTACOSTE (M5S): LA DIOCESI DI CALTANISSETTA E LA SOPRINTENDENZA AI BENI CULTURALI DI ENNA INTERVENGANO URGENTEMENTE PER IL RIPRISTINO DELLA COPERTURA DELLA CHIESA
“Apprendiamo con enorme dispiacere, ma non di certo con stupore che la chiesa di San Pietro è sempre più pericolante e che, letteralmente, si sbriciola. Un impianto basilicale, con colonne monolitiche di pietra locale, di altissimo valore storico e architettonico.
Nei giorni scorsi, a seguito di un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, l’ingegnere Roberto Spitaleri, responsabile del Servizio di guardia, ha prodotto una relazione in cui si ritiene urgente e improcrastinabile il ripristino della copertura della chiesa, al fine di evitare ulteriori crolli. Si chiede, pertanto, alla Diocesi di Caltanissetta e alla Soprintendenza ai Beni Culturali di Enna un intervento urgente, per garantire la sicurezza della struttura e delle persone e perché un tale capolavoro non può andare così in rovina nell’indifferenza delle Istituzioni”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste che negli scorsi mesi aveva effettuato alcuni sopralluoghi sul posto, accompagnato dagli attivisti del Meetup locale che più volte avevano denunciato lo stato preoccupante in cui versa la chiesa e l’area circostante.
Interviene anche il referente del Meetup di Calascibetta Gianni Folisi che afferma: “La memoria storica del patrimonio culturale xibetano diventa un obiettivo primario, soprattutto quando si ha a cuore il proprio patrimonio monumentale, in primis come cittadini. Per questo auspichiamo un cambio di rotta attraverso l’avvio di un serio percorso che si concretizzi in interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, soprattutto in caso di rischio crollo che mette a repentaglio la sicurezza dei cittadini”. E infine, gli attivisti xibetani parlano di “pericolo annunciato”. “L’allarme crollo, lanciato alle autorità locali, – aggiungono – era evidentemente fondato. Per fortuna, sia i vigili del fuoco che il ministero hanno preso subito in seria considerazione la nostra preoccupazione a salvaguardia dell’incolumità dei cittadini”.