Nuovo gruppo all’Ars: “Ora Sicilia” di centrodestra, aderisce l’on.Luisa Lantieri

Primi movimenti all’Ars verso il nuovo centrodestra a trazione Lega, con la regiona nell’Isola del governatore Nello Musumeci. Il presidente della Regione sabato scorso ha lanciato, in accordo con Giovanni Toti e lo stesso Salvini, l’idea di una grande federazione di movimento del Sud, a partire dal suo Diventerà bellissima. Oggi all’Ars nasce la prima costola di questa terza gamba che Musumeci e Toti vogliono costruire a sostegno del centrodestra guidato dalla Lega. A Palazzo dei normani è stato depositato il documento di costituzione del gruppo parlamentare “Ora Sicilia, al quale aderiscono i deputati Luigi Genovese, Luisa Lantieri e Daniela Ternullo. Che lascinao rispettivamente i gruppi di Forza Italia, Pd e Cantiere popolare-Mpa.
Capogruppo sarà Luigi Genovese, figlio di Francantonio. La famiglia, in polemica con la guida di Forza Italia affidata in Sicilia a Gianfranco Micciché, già alle scorse europee ha fatto votare per la Lega. L’accordo i Genovese lo hanno raggiunto con Musumesi, che lavora a costruire al Sud questa terza gamba del nuovo centrodestra. Un’area che attrae e che rischia di togliere spazio a Forza Italia, che nell’Isola con Micciché si è posizionata in contrapposizione a Salvini, e ai centristi di Saverio Romano e Raffaele Lombardo che non vogliono andare, al momento, in un centrodestra che di centro ha poco e di destra molto. Non a caso il gruppo che nasce all’Ars vede protagonisti i deputati che arrivano da quest’ultimi fronti.
Il commento di Genovese junior: “Lascio Forza Italia. Una decisione che ho maturato dopo un’attenta riflessione che si e’ protratta per molti mesi. Gia’ nel marzo 2018 con il Paese in pieno fermento post-voto, avevo auspicato per il partito un processo di sostanziale trasformazione che non si e’ mai concretizzato. Era necessaria l’apertura di un processo di dialogo inclusivo. Ma anche una profonda revisione del progetto nel suo complesso, a partire dalla condivisione di una linea chiara sul futuro dell’Italia e sul suo ruolo all’interno dell’architettura politica europea. Si avvertiva l’urgenza della creazione di nuovi spazi – non retorici ma reali – per i giovani. Speravo, pertanto, in un riposizionamento trasversale”. E conclude: “Auguro all’amico Gianfranco Micciche’ di contribuire ad un significativo rilancio di Forza Italia. Aderisco al gruppo parlamentare Ora Sicilia, un progetto politico che mi vede tra i fondatori insieme alle colleghe e amiche Luisa Lantieri e Daniela Ternullo”.
A livello nazionale il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha provato ieri ad evitare fughe dal partito, nominando al vertice proprio Toti, per il Nord, e Mara Carfagna per il Sud. Micciché sperava in un direttorio a cinque, nel quale lui avrebbe avuto un ruolo. Ma Toti ha chiesto di evitare “direttorii di partito” numerosi. I primi a complimentarsi con Toti sono stati, in Sicilia, Nino Minardo, Nino Germanà e l’assessore Marco Falcone. Silenzio da Micciché, che stamani intervenendo in un convegno all’Ars ha esordito: “Oggi mi sono alzato male”. E tra i presenti al convegno c’è chi sussura che molto probabilmente il riferimento era proprio a quanto accaduto nel suo partito a Roma la sera precedente.
Le reazioni. Duro il commento di Saverio Romano: “‘La costituzione di un nuovo gruppo all’Assemblea Regionale – i cui due terzi facevano già parte di gruppi della maggioranza – fortemente sollecitato dell’assessore Razza, mette in discussione il principio di leale collaborazione tra i partiti che hanno eletto Nello Musumeci alla Presidenza della Regione. Non si può non stigmatizzare quanto accaduto e chiamare il Presidente Musumeci ad un intervento chiarificatore per evitare l’apertura del mercato delle vacche al quale, sia ben chiaro, noi ci sottrarremo”