I fatti
L’arresto trae origine dall’implementazione dei servizi finalizzati alla prevenzione dei reati in genere – voluta dal Questore di Enna Dr. Antonino Pietro Romeo – in occasione dell’inizio della stagione estiva, si monitorava il centro della città dei mosaici.
In particolare, gli uomini della volante del Commissariato di P.S. di Piazza Armerina, in servizio di controllo del territorio, transitando dalle vie di accesso a quel centro notavano un furgone, condotto dal nominato in oggetto mentre procedeva nella corsia opposta ad alta velocità in direzione opposta alla loro. Gli agenti, riconoscendo il soggetto invertivano il senso di marcia e si ponevano al suo inseguimento. Dopo qualche chilometro, il furgone arrestava repentinamente la marcia del furgone ed il conducente tentava la fuga a piedi tra i palazzi. Dopo un breve inseguimento dell’AGUGLIA, quest’ultimo veniva raggiunto e bloccato agenti. Ispezionando il furgone, abbandonato poco prima, nel vano posteriore venivano trovate numerose piante di marijuana appena estirpate, successivamente quantificate in circa 103 kg. ed in numero di oltre 1700.
L’uomo vistosi scoperto dai poliziotti, riferiva di aver appena asportato le piante di marijuana in provincia di Catania.
A questo punto gli agenti si recavano nei luoghi indicati dal soggetto fermato, raggiungendo un fondo agricolo, in località Ramacca, ove insisteva una vasta coltura di canapa industriale. Gli investigatori armerini notavano inoltre che la rete posta a recinzione del confine sulla strada statale era stata in parte divelta e proprio nelle vicinanze di tale varco si constatavano, per una vasta area, i segni della fresca estirpazione delle piante di marijuana che avrebbero dovuto dimorare. Le piante presenti in coltura nel fondo, fra l’altro, avevano caratteristiche di maturazione e dimensioni del tutto simili a quelle trovate in possesso all’AGUGLIA.
All’esito dell’attività di polizia, pertanto – anche grazie all’importante e precisa attività di repertazione delle piante di marijuana recuperate e del sopralluogo presso la piantagione derubata, svolta dai poliziotti della Polizia Scientifica di Piazza Armerina – l’uomo – essendo evidente che la perpetrazione del furto delle piante di marijuana aveva come scopo quello di immissione nel mercato illecito dello spaccio degli stupefacenti – veniva tratto in arresto e, come disposto dall’A.G. procedente, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che coordina brillantemente le indagini nella persona del Sostituto Procuratore Dr.ssa Stefania Leonte, sottoposto agli arresti domiciliari.