Carceri, Sappe: detenuto nigeriano aggredisce agenti a Enna

“Ancora gravi episodi nelle carceri siciliane, ancora sangue e violenza contro la Polizia Penitenziaria”. La denuncia è del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, che per voce del Segretario nazionale per la Sicilia Lillo Navarra, denuncia: “Viviamo tra violenze e tensioni 365 giorni all’anno, Natale compreso. A poche ore dalle violenze commesse nei penitenziari di Barcellona Pozzo di Gotto ed Augusta, ci giunge notizia che nel carcere di Enna un detenuto straniero psichiatrico ha aggredito personale in servizio. Tre poliziotti sono finiti in ospedale con prognosi anche di 15 giorni, altri sono stati curati dalla guardia medica. Il responsabile è un nigeriano che aveva avuto problemi in tutte le carceri dove era stato ristretto”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, è netto nella denuncia circa la realtà della situazione penitenziaria: “Il sistema delle carceri non regge più, è farraginoso. Nel tempo sono state smantellate le politiche di sicurezza delle carceri, preferendo una vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto, con detenuti fuori dalle celle per almeno 8/10 ore al giorno con controlli sporadici e occasionali, e questi sono i risultati. Il carcere non è, come qualcuno pensa e crede, solamente terra di presunti innocenti e disgraziati. E’ anche terreno fertile di violenti, criminali e delinquenti che sfogano la loro frustrazione verso le leggi dello Stato contro le donne e gli uomini appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, che stanno in prima linea 24 ore al giorno”.