La ricerca di Martina Spanò sulle azioni di contrasto alla povertà a Troina

Con quali strategie Troina, un paese delle aree interne della Sicilia, contrasta la povertà? La risposta a questa domanda si trova nella tesi di laurea di Martina Spanò in servizio sociale conseguita alcuni giorni fa all’Università di Palermo con 110/110 e la lode. L’argomento della tesi è di grande attualità perché Troina è il comune di una regione particolare. La Sicilia, secondo l’Istat, è al secondo posto nella graduatoria delle 20 regioni italiane per numero di famiglie in povertà, dopo la Calabria. Dai risultati della ricerca condotta da Spanò emerge che la povertà a Troina è più diffusa tra popolazione in età di lavoro. Nel 2018 le richieste di assistenza economica presentate al comune sono state 66. Ma il fenomeno della povertà è molto più ampio. Sono molti quelli che, pur vivendo in una situazione di disagio economico, si vergognano a presentare domanda di aiuto economico ai servizi sociali del comune e preferiscono rivolgersi alla Caritas. Alle misure di contrasto alla povertà di carattere nazionale, il comune ha aggiunto le sue proprie misure di assistenza rivolte a famiglie con minori e a nuclei familiari problematici per facilitarne l’accesso a servizi come l’asilo nido e ad una casa dignitosa e all’istruzione. Il comune dà contributi alle giovani copie e single che acquistano o ristrutturano la prima casa. Contributi anche agli over 62 disoccupati e alle aziende che assumono giovani (3500 euro l’anno per tre 3 anni per ogni giovane assunto). Il comune ha dato contributi a 50 persone, di cui 35 giovani, che hanno iniziato una nuova attività. Ma non è solo il comune ad essere impegnato nelle azioni di contrasto alla povertà. C’è anche la comunità Caritas parrocchiale Santa Maria degli Angeli di padre Piergiovanni Sanfilippo, che ha trasformato il convento dei padri cappuccini in una casa di accoglienza, che è una sorta di ultima spiaggia in cui sono approdate circa 50 persone in difficoltà delle quali non si occupava nessuno. “Oltre a queste persone ospitate in convento, assistiamo circa 70-80 famiglie esterne in gravi difficolta economiche alle quali paghiamo le bollette della luce, del gas e dell’acqua e distribuiamo settimanalmente generi alimentari”, ha dichiarato Sanfilippo. Tutto questo alla casa di accoglienza è costato 88 mila euro. Anche il comune di Troina ha contributo dando 20 mila euro alla casa di accoglienza. “Ma siamo noi che aiutiamo le istituzioni a contrastare la povertà, non l’inverso”, precisa Sanfilippo.

Silvano Privitera