Ad Aidone la movida del sabato sera disturbata da un miscuglio di musica

Aidone. Musica, canti e balli dovrebbero essere gli ingredienti di una movida di qualità rispettosa innanzitutto della legalità, del divertimento più sano e della creatività artistica. Non sempre però tutto ciò va di pari passo così come spesso non coincidono gli interessi dei commercianti nel programmare le loro attività. Così succede che si possano verificare situazioni sgradevoli come quella di sabato sera in piazza Filippo Cordova, che, ad una certa ora, diventa isola pedonale. Intorno alle 23, la piazza pian piano comincia ad animarsi, arrivano sempre più gruppi di giovani, le panchine si riempiono di gente in cerca di un po’ di frescura e relax. Si sentono le prime note. Da un lato della piazza, una band, per conto di un esercizio commerciale, comincia la sua serata, la solista intona il primo brano seguita dal pubblico seduto nei tavoli collocati fuori. A trenta metri circa, dall’altro lato, altra musica, genere diverso, allieta gli avventori seduti nei tavoli di un altro esercizio commerciale. Le musiche però si sovrappongono, si sente un miscuglio di musica. La band, finito il pezzo, reclama col titolare del locale dove sta suonando, perché la performance non si sente, i musicisti stessi non riescono ad ascoltarsi, la gente fa fatica a seguire.

Il titolare pazientemente va a chiedere al gestore dell’altro bar di abbassare il volume. La band riprende a suonare; sembra che il problema sia stato risolto, il volume della musica dell’altro bar diminuisce per un po’; poi riprende forte, a tratti anche più forte di prima. La gente comincia a infastidirsi, si sente una mescolanza di suoni disarmonici, qualcuno mormora, qualcuno se ne va. Quella che doveva essere una piacevole serata, all’insegna del relax e della buona musica, diventa invece pesante, sgradevole. Allora sorge spontanea la domanda: non sarebbe più logico e più giusto che la programmazione delle serate musicali, soprattutto in una stessa zona, venisse preventivamente concordata tra i gestori degli esercizi commerciali, per evitare seratacce come quelle di sabato sera?

Angela Rita Palermo