Valguarnera anche capogruppo Udc chiede di rivedere al ribasso tariffa rifiuti

Valguarnera. Le lamentele della cittadinanza sul caro rifiuti, oltre all’opposizione che sull’argomento hanno scritto fiumi di parole, contagiano pure la maggioranza consiliare. Tutti d’accordo che si deve, la dove è possibile, ridurre la tariffa. Infatti, con un atto di indirizzo inviato al Presidente del Consiglio, al responsabile del settore economico- finanziario e alla sindaca Draià, la capogruppo dell’UDC Filippa D’Angelo chiede anche lei di rivedere, alla luce dei risultati di conferimento raggiunti, il Piano D’Ambito approvato in consiglio comunale nella seduta del 01.10.2018, pur mantenendo i servizi aggiuntivi (gestione Ecopunto, verde pubblico). La D’Angelo fa presente che nella seduta del 29 luglio scorso ha esposto le lamentele dei cittadini valguarneresi, lamentele riscontrate pure negli Amministratori, i quali, dopo attenti controlli, hanno appurato che la differenziata porta a porta sta avvenendo in maniera per certi versi non corretta. “Considerato- fa notare- che la scrivente è stata una dei consiglieri che ha avvalorato il Piano Rifiuti votandolo in Aula e ricordando che tante sono state le premesse e le promesse fatte per la votazione dello stesso Piano proposto e difeso sia in commissione sia in consiglio comunale; che mai si è sottratta al confronto, dando la propria disponibilità alla costituzione di un Tavolo tecnico per affrontare la problematica, accettando pure di far parte della Commissione Speciale per raccogliere tutti i dati e proporre all’Amministrazione una revisione delle tariffe. Sulla commissione speciale fa un inciso rimarcando che essa con presidente il consigliere Profeta, si è più volte riunita con dati forniti alla mano, ma si è ancora in attesa di una relazione finale, così come statutariamente previsto, ma che una richiesta di proroga dei tempi per la chiusura della commissione stessa non è mai arrivata. Alla luce di tutto ciò chiede inoltre di fare una campagna di informazione/sensibilizzazione (attraverso incontri, volantinaggio, assemblee…); di rivedere il Regolamento comunale in materia nella parte in cui viene stabilito chi paga la Tari e se possono esservi diversi casi di esenzione e, soprattutto, quando è obbligatoria e quando, invece, si può richiedere la riduzione o addirittura l’esenzione, facendo una giusta valutazione delle aree suscettibili di produrre rifiuti urbani; se in alcune aree di residenza siano presenti dei disservizi nella gestione e nello smaltimento dei rifiuti; determinante, spesso, risulta il calcolo della parte variabile, commisurata al numero dei componenti del nucleo familiare, ovvero in base alla quantità presunta di rifiuti prodotti. Suggerisce infine che le tariffe potranno essere sensibilmente riviste al riversamento delle somme da parte dei comuni limitrofi che percepiscono il pagamento dell’imposta RSU dei cittadini residenti nei loro comuni, ma di fatto non serviti. Al Presidente Scozzarella chiede di incardinare il punto al prossimo consiglio comunale utile.

Rino Caltagirone