Ludopatia a Leonforte

Ogni mese in Italia viene perso quasi un miliardo di euro in apparecchi da intrattenimento. È il risultato di uno studio di Avviso Pubblico su dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Si stimano circa 800mila giocatori patologici presenti su tutto il territorio nazionale e un’estesa illegalità al Sud dove le mafie esercitano un controllo capillare, sostituendosi allo Stato e all’ADM (Agenzie Dogane e Monopoli).
A Leonforte è emerso che nel primo semestre dello scorso anno sono stati giocati quasi 3 milioni di euro. 3 milioni di euro giocati in un paese ad altissimo tasso di disoccupazione e con un allarmante impoverimento demografico. I giovani adulti emigrano appena possono e allora chi gioca? I pensionati? I fruitori del reddito minimo o di cittadinanza? Sono gli uomini a giocare più delle donne e il gioco maggiormente diffuso resta il Gratta&Vinci.
I dati dimostrano pure che esiste un rapporto molto stretto tra ludopatia e usura con ricadute sociali, sanitarie ed economiche. L’amministrazione leonfortese in merito alla questione ha adottato un “regolamento comunale per le sale giochi e per l’istallazione di apparecchi elettronici da intrattenimento e da gioco” con delibera di G.M. n°43 del 23/04/2019, calcando fedelmente quanto già adottato a Casal Monferrato dove insiste una popolazione di circa 34.000 abitanti e una realtà socio/economica assai diversa dalla nostra. Ora l’urgenza di adeguarsi alle direttive nazionali è comprensibile e ci mancherebbe altro. Speriamo però che non si risolava in un espletamento burocratico e si proceda seriamente nel tentativo, non certo facile, di salvare vite umane casalasche e paesane.

Gabriella Grasso