Don Roberto Repole:
“Lo scopo di questo convegno consiste nell’ affrontare in chiave teologica la trasformazione dell’umano, una questione che è sempre più evidente non solo nella vita della società attuale, ma anche nella vita della Chiesa. Viviamo in un contesto in cui, anche alla luce degli sviluppi tecnoscientifici, abbiamo tutti la percezione che l’umano si stia trasformando; c’è chi parla addirittura di una metamorfosi. Pensiamo a quanto sta avvenendo con l’uso degli strumenti dei new media, alle neuroscienze, all’economia e alla finanza. Il convegno si propone di esaminare queste sfide attuali, domandandosi che cosa significhi tutto ciò per la nostra visione cristiana dell’uomo, per la visione che ci viene dalla Scrittura, che oggi deve confrontarsi con queste nuove sfide, così come nel passato lo ha fatto con le sfide del tempo. L’ espressione rileva un dato della riflessione attuale. Si tratta di affrontare questa questione domandandoci invece, alla luce del Vangelo, alla luce della grande tradizione della Chiesa, del pensiero teologico, come interloquire con coloro che mettono in discussione l’eccezionalità dell’essere umano. Io credo che la grande sfida sia ripensare ciò che l’uomo è alla luce del Vangelo e rispetto a una sfida così radicale, come quella che viene da queste novità portate dalla tecnica e dalla scienza, che ci fanno dire: “L’uomo non è un’eccezione nel resto dell’universo e delle creature”. Credo che si tratti di affrontare questa questione e mostrare che, in fondo, ha ancora un senso, invece, una riflessione teologica sull’uomo”.
by vaticannews