Discarica Centuripe, Trentacoste M5S: subito vincolo paesaggistico

“Continua la battaglia contro la mega discarica proposta dalla Oikos in territorio di Centuripe, a due passi da Catenanuova, in provincia di Enna. Un ‘NO’, senza sé e senza ma, per quella che sarebbe la più grande discarica dell’Isola, spacciata dai proponenti come ‘piattaforma integrata per la valorizzazione dei rifiuti’. Sono sotto attacco non solo la salute dei cittadini e di un intero territorio, perlopiù a vocazione agricola e dal grande valore ambientale, ma anche la storia millenaria e la cultura di quei luoghi”. Ancora una volta, interviene sulla vicenda il senatore del Movimento 5 Stelle Fabrizio Trentacoste.
“Era il 15 ottobre scorso quando, a seguito della denuncia lanciata dal comitato di c.da Muglia, insieme agli attivisti del Meetup Cinquestelle locale, aprivamo interlocuzioni con tutti i cittadini e interessavamo gli organi competenti. Da allora, – va avanti il senatore – sia la Soprintendenza di Enna (che ha espresso parere negativo sulla realizzazione dell’impianto), che il Ministero dell’Ambiente (in risposta ad una mia interrogazione presentata al Senato), hanno confermato la rilevanza storico-culturale e ambientale di quella porzione del nostro territorio; si tratta, infatti, di un’area con testimonianze archeologiche, dove la presenza dell’uomo è attestata dall’età paleolitica e preistorica fino a quella post-medievale”.
“Il Ministero dell’Ambiente, – continua il parlamentare del Movimento 5 Stelle – in risposta alla mia interrogazione parlamentare, ha spiegato che il rilascio di autorizzazioni per la realizzazione di nuovi impianti compete la Regione Siciliana ed è per questo che anche noi ci appelliamo al presidente Musumeci. La Regione Siciliana, preposta alle autorizzazioni, deve esprimersi con chiarezza senza perdere altro tempo. Il vincolo paesaggistico impedirebbe alla Oikos e a chiunque altro di devastare il territorio. Non dobbiamo permettere che 300 ettari a forte vocazione agricola vengano destinati al trattamento e deposito di rifiuti e, per questo, incontrerò a breve il nuovo soprintendente di Enna. Tanta è la rabbia dei cittadini e sembra che le manifestazioni che hanno coinvolto migliaia di persone, come le migliaia di firme raccolte per fermare il progetto, abbiano sortito qualche effetto sull’amministrazione comunale di Centuripe, oggi in forte imbarazzo. Chi amministra quella comunità non dovrebbe far prevalere logiche clientelari di potere e guadagno, che in passato hanno già creato danni irreparabili alla salute e all’ambiente. È doveroso ricordare, infatti, che tutto ciò è accaduto sotto il più assoluto silenzio da parte del Sindaco che, addirittura, in un intervento in radio è arrivato a difendere un tale scempio”.
“Un progetto che prevede un buco tanto grande per poter seppellire 2 milioni e 800 metri cubi di rifiuti solidi urbani, non lascia presagire nulla di virtuoso e spegne ogni speranza di sano sviluppo per le comunità di Centuripe e Catenanuova. In questa battaglia a difesa dell’ambiente e della salute non arretreremo di un passo” – Conclude Trentacoste.