Nicosia, violenza sessuale. Corte Appello annulla sentenza assoluzione di Francesco La Giglia, accolto ricorso parte civile Teresa Teramo

Nicosia – La Terza Sezione della Cassazione ha annullato la Sentenza emessa della Corte di Appello di Caltanissetta, accogliendo il ricorso della parte civile Teramo Teresa, difesa dall’avvocato Salvatore Timpanaro.

I fatti risalgono alla notte di Pasqua del 5 aprile 2015. La Procura di Enna ha contestato all’imputato La Giglia Francesco il delitto di violenza sessuale per aver afferrato violentemente la Teramo e averla trascinata, contro la sua volontà, verso una piazzetta isolata e per averle messo le mani addosso per costringerla ad un rapporto sessuale e, quindi, dopo un tentativo di fuga della vittima, nuovamente afferrata e trascinata verso un vicoletto angusto e sbattuto violentemente contro un portone.

Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Enna, Dott.ssa Luisa Maria Bruno, nell’ottobre del 2016, aveva riconosciuto colpevole l’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Mormino del foro di Patti e lo aveva condannato, con il rito abbreviato, alla pena di un anno e quattro mesi di reclusione ed al pagamento delle spese e dei danni in favore della vittima, costituita parte civile ed assistita dall’Avv. Salvatore Timpanaro.

Contro la sentenza di primo grado interponevano appello sia l’imputato, sia la Procura della Repubblica di Enna e la Procura Generale di Caltanissetta, nonché la stessa parte civile.

La sentenza del GUP aveva, infatti, riconosciuto al La Giglia l’attenuante del caso di minore gravità, così disattendendo la ben più grave richiesta formulata dal P.M. Stefania Leonte che aveva sollecitato la condanna alla pena base di sei anni e nove mesi, ridotta per il rito ad anni quattro e mesi sei.

La Corte di Appello di Caltanissetta, nell’ottobre del 2018, aveva a sorpresa assolto l’imputato, ribaltando così la condanna inflitta al La Giglia in primo grado.

Contro la sentenza della Corte di Appello ha proposto ricorso per cassazione l’avvocato di parte civile Salvatore Timpanaro. Al ricorso della parte civile si è associato il Procuratore Generale di Caltanissetta.

La Corte di Cassazione ha ora – accogliendo i quindici motivi dell’articolato ricorso proposti dalla parte civile e fatti propri dal Procuratore Generale presso la Corte di Appello e dal Procuratore Generale presso la Corte di cassazione – annullato l’assoluzione del La Giglia e rinviato ad altra sezione della Corte di Appello di Caltanissetta per un nuovo giudizio.

Il processo, quindi, continua ed, allo stato, resta in piedi la condanna inflitta in primo grado all’imputato.

L’avvocato Timpanaro difensore della parte civile pur dichiarandosi soddisfatto per il risultato ottenuto, non ha volto commentare la decisione, limitandosi ad una semplice battuta: “C’è un giudice a Berlino… ed anche a Roma!”.