Catania. Spaccio: colpo a Cappello e Cursoti Milanesi, 40 arresti, anche un leonfortese

CATANIA – La Squadra Mobile ha eseguito un’ordinanza del Gip a carico di 40 persone, 30 in carcere e 10 ai domiciliari, riconducibili a due distinte famiglie mafiose: i Cappello-Bonaccorsi e i Cursoti-Milanesi. Un fiorente traffico di droga: marijuana e cocaina. Le zone di spaccio quelle di San Berillo Nuovo, tra Corso Indipendenza e il rione San Leone. Storicamente zona divisa tra le due cosche. Che per un periodo sono state al centro di una ‘guerra’ per lo spaccio. Le accuse per gli indagati sono di associazione per delinquere finalizzata al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti aggravata, per alcuni degli indagati, dal metodo mafioso.
Il simbolo dello smercio di droga sarebbe stata la bandiera stelle e strisce. Che rappresentava anche una sorta di linea di confine tra il take-away della droga gestito dai Cappello- Bonaccorsi (Corso Indipendenza – Angolo via La Marmora) e quella vicina organizzata dai Cursoti Milanesi (Via San Leone). Qui la bandiera che sventolava è quella della squadra di calcio del Milan.
L’indagine, chiamata Tricolore, è stata avviata nel gennaio del 2017, il capo-piazza del clan mafioso Cappello – Bonaccorsi sarebbe Lorenzo Christian Monaco. Le redini le avrebbe ricevute direttamente da Salvuccio Bonaccorsi, figlio di Concetto Bonaccorsi (i due ‘carateddi – così sono chiamati nella malavita – sono da tempo collaboratori di giustizia). “Quest’attività di indagine ci ha dato anche utili input per catturare ad aprile 2017 Concetto Bonaccorsi, all’epoca latitante, nelle campagne di Pistoia”, ha detto la pm Tiziana Laudani. È finito in manette anche Concetto Bonaccorsi, rispettivamente nipote e cugino dei due pentiti, ma soprattutto figlio di Ignazio Bonaccorsi (famigerato boss dei Carateddi).
La seconda piazza di spaccio del gruppo legato a stretto giro alla fazione capeggiata dal boss dei Milanesi, Saretto Pitarà detto ‘u Furasteri, in carcere per omicidio. Che è fratello di Matteo Piterà (il cognome diverso è scaturito da un errore all’anagrafe).
“Nel corso del blitz a casa di Monaco abbiamo trovato – spiega Marco Basile, dirigente della Squadra Mobile di Catania – 50 mila euro in contanti e la bandiera americana”. “Bandiere – spiega il pm Alfio Fragalà- rimosse dopo aver abbassato le armi e sancita la pace criminale”.

I nomi. Concetto Bonaccorsi, nato a Catania classe1986, Roberto Pietro Bua, nato a Catania classe 1996; Giuseppe Campagna, nato a Catania classe 1959 – detenuto Germain Saverio D’Orta, nato a Catania classe 1996; Orazio Fuselli, nato a Catania il 3.11.1983 – detenuto; Biagio Andrea Giuffrida, nato a Catania classe 1992; Massimo Gulisano, nato a Catania classe 1970; Giuseppe La Placa, nato a Catania classe 1979; Giuseppe Licciardello, nato a Catania classe 1998; Samuel Giovanni Linguanti, nato a Catania classe 1991; Lorenzo Cristian Monaco, nato a Catania classe 1988; Edoardo Perciabosco, nato a Catania classe 1990; Giuseppe Pitarà, nato a Catania classe 1983; Antonio Piterà, nato a Catania classe.1984; Gabriele Giuseppe Piterà, nato a Catania classe 1982 – detenuto; Matteo Piterà, nato a Catania classe 1956 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Giuseppe Ruscica, nato a Catania classe 1976 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Alessandro Russo, nato a Catania classe 1979; Giovanni Ivan Sangiorgio, nato a Catania classe 1991 – detenuto; Pio Giuseppe Scardaci, nato a Catania classe 1986 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Alessandro Scalia, nato a Catania classe 1978 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Gianluca Sciuto, nato a Catania classe 1986 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Alfio Siriano, nato a Catania classe 1994 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Gaetano Spampinato, nato a Catania classe 1990; Ivan Torrisi, nato a Catania classe 1987 – detenuto, Rosario Zito, nato a Catania classe 1980; Salvatore D’Ambra, nato a Catania classe 1982 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Maria Barbara Gangemi, nata a Catania classe 1977; Sebastian Guardo, nato a Catania classe 1996 – detenuto; Marco Palma, nato a Leonforte (EN) classe 1995; Giuseppe Santagati, nato a Torino classe 1992; Marco Andrea Santagati, nato a Catania classe 1996; Giordano Scuto, nato a Catania classe 1995; Salvatore Strazzanti, nato a Savignano (CN) classe 1977 – in atto sottoposto agli arresti domiciliari; Damiano Pergolizzi, nato a Catania classe 1999; Alessia Virruso, nata a Catania classe 1986.