Enna. Partito Democratico al confronto con il commissario provinciale Panarello

Il Partito Democratico ennese cerca di uscire dallo stato confusionale in cui si trova da almeno cinque anni e la riunione di martedì sera con il neo commissario, il messinese Filippo Panarello, ha avuto questo indirizzo anche se rimane qualche incertezza specie nella organizzazione del congresso che dovrebbe mettere ordine all’interno del partito. Filippo Panarello nel suo intervento, alla presenza di circa un centinaio di persone tra Mirello Crisafulli, Mario Alloro, i sindaci di Troina, Fabio Venezia, di Regalbuto Francesco Bivona, di Assoro, Antonio Ricciardo, l’ex presidente del partito Rosario Agozzino, Vittorio Di Gangi, l’ex sindaco Paolo Garofalo, i consiglieri comunali di Enna i segretari di sezione, ha voluto evidenziare che è venuto il momento di riorganizzare il partito perché sono in arrivo impegni di un certo valore a cominciare dalle elezioni amministrative in sei comuni dell’ennese. “Zingaretti – ha detto l commissario Panarello – ha fatto un notevole sforzo per dare vitalità al partito. Si deve preparare tutto per il congresso, ma prima bisogna fare il tesseramento che inizierà dal 3 al 6 ottobre . Al termine della campagna di tesseramento dobbiamo procedere alla celebrazione del congresso”. Entro la prossima settimana ci sarà una riunione regionale con relativo commissario per definire la programmazione che ha due punti fondamentali: tesseramento e congressi provinciali. Il primo ad intervenire è stato il consigliere comunale Cappa che ha chiesto, dopo quattro anni di confusione totale, la necessità di fare chiarezza ed avere un partito organizzato. Mirello Crisafulli ha sostenuto che bisogna in tempi brevi dare il giusto assetto al partito e Mario Alloro ha fatto ventilare l’ipotesi di un suo rientro sostenendo che le analisi si fanno nei congressi a viso aperto. La riunione regionale della prossima settimana dovrebbe dare le giuste indicazione sia per il tesseramento sia per la celebrazione dei congressi che devono svolgersi al massimo entro novembre, spostarli a marzo sarebbe un suicidio politico.