INFERMIERI, AFFRONTARE L’IMMOBILISMO PER GARANTIRE UN’ASSISTENZA EQUA

ROMA (ITALPRESS) – Gli infermieri rivendicano il diritto al futuro del servizio sanitario nazionale e della professione. E’ quanto si legge nella mozione finale approvata all’unanimità dai 102 presidenti degli Ordini provinciali e interprovinciali, riuniti nel Consiglio nazionale della Federazione degli Ordini delle professioni infermieristiche (FNOPI). Gli infermieri chiedono “il diritto al futuro di un’assistenza accessibile, equa, sicura, universale e solidale – è scritto nella mozione – senza accettare più prese di posizione, deroghe o tempi di attesa con l’unico effetto di rimanere ancorati a un immobilismo pericoloso per l’assistenza e i diritti dei cittadini”. E proprio per questo i 450.000 infermieri considereranno come banchi di prova delle istituzioni e della politica il nuovo patto per la Salute, la prossima legge di bilancio e tutte le mozioni-provvedimenti legislativi e gli accordi-intese tra Stato e Regioni in corso di esame in Parlamento e in Conferenza Stato Regioni. “Solo questo – affermano – darà la vera misura della volontà di tutelare il nostro Servizio Sanitario Pubblico e di sostenere i diritti dei pazienti. Solo questo darà la misura della capacità di Governo e di attenzione al tema dell’effettività dei diritti dei pazienti”. Per ottenere il risultato “il Consiglio nazionale FNOPI chiede ufficialmente ai ministri competenti, quello della Salute in prima battuta e alle Regioni, che si affronti in tempi brevi questo tema in modo strutturato, attingendo alle evidenze e sottraendolo alla strumentalizzazione politica. I presidenti danno inoltre mandato alla presidenza della Federazione di rappresentarli ai tavoli di analisi e discussione, multi-istituzionali e anche multi-professionali, per giungere a un’organizzazione condivisa e reale dei servizi e dell’assistenza che non sia la facciata di un palazzo vuoto di contenuti innovativi e solo pieno di vecchi ricordi di un’attività ormai lontana dai bisogni reali, ma la base per costruzione di un nuovo e più efficiente modello di Servizio sanitario nazionale”.
(ITALPRESS).