Enna. Arrestato studente siracusano, possesso di hascisc e materiale per il confezionamento della droga in dosi

Gli Agenti della Squadra Mobile della Questura di Enna hanno tratto in arresto uno studente della provincia di Siracusa, ARIZZA Paolo, ventiquattrenne, colto in flagranza della detenzione ai fini di spaccio di un cospicuo quantitativo di sostanza stupefacente (hashish), occultato indosso, nonché di materiale per il confezionamento della droga in dosi, ritrovato nella casa ove dimora a Enna.

In un ampio contesto di prevenzione e repressione dei reati, gli Agenti della Squadra Mobile di Enna hanno effettuato diversificati servizi, impiegando alcune pattuglie ed equipaggi, anche appiedati, nei principali luoghi di transito di persone, quali le fermate dei bus urbani ed extraurbani, la stazione ferroviaria e altre aree pubbliche di aggregazione.

In tale ambito, notavano che un giovane, appena sceso da un pullman, si allontanava rapidamente, iniziando a guardarsi intorno, come a voler appurare se qualcuno lo stesse osservando. I poliziotti, insospettitisi dal suo atteggiamento, decidevano di controllarlo, verificando che si trattava di un ragazzo, proveniente da un’altra provincia, che dimorava ad Enna per motivi di studio. Approfondendo il controllo, gli Agenti effettuavano la perquisizione personale sul posto, trovando indosso al ragazzo, occultati nelle parti intime, due panetti di hascisc, del peso complessivo di 188 grammi circa.

Estesa la perquisizione anche presso l’abitazione, veniva rinvenuto materiale per il confezionamento della droga in dosi, in particolare due bilancini elettronici di precisione, alcuni coltelli intrisi di sostanza stupefacente ed un rotolo di carta allumino in parte utilizzata.

Alla luce delle risultanze investigative, dopo l’attività di repertazione dello stupefacente da parte del personale del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica e le altre formalità di rito, il giovane veniva tratto in arresto e – come disposto dal Magistrato di turno, il Sostituto Procuratore della Repubblica dr.ssa Stefania Leonte, che coordina le indagini – sottoposto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione in Enna.