Presentato in pompa magna il progetto esecutivo del nuovo poliambulatorio di Valguarnera

Valguarnera. Presentato in pompa magna nel salone dell’Aula consiliare, il progetto esecutivo del nuovo poliambulatorio che dovrebbe sorgere in contrada Marcato. A presentarlo i vertici ASP: il direttore generale Francesco Iudica, il direttore di distretto, il responsabile dell’ufficio tecnico Cordovana. “Si tratta- è stato detto dagli stessi dirigenti-, di un progetto avveniristico, una vera e propria “casa della salute”, che non avrà eguali in tutta l’area dell’entroterra siciliano. Eccolo: la struttura si baserà su due piani. Il primo quello inferiore a mt. 7,30 il secondo a mt. 11,30. Entrambi saranno raggiungibili con ascensore e saranno abbattute le barriere architettoniche. Si potrà accedere da due ingressi separati, quello di via Cusmano e l’altro di via Simeto. L’immobile sarà dotato da impianto elettrico a norma, da strumenti per prevenzione incendi, da climatizzatori (caldo- freddo) oltre che da servizi igienici per il personale e per l’utenza in tutte e due i piani. Nel 1^ piano saranno collocate la Guardia Medica, il “118”, il servizio vaccinazione, l’ufficio igiene e tutta l’area amministrativa. Nel 2^ invece, 8 ambulatori e il consultorio familiare. La novità importante e non esistente in altre strutture, consiste nella realizzazione sui pavimenti di percorsi tattili per ipovedenti e non vedenti e di mappe tattili per consentire loro di sapere con precisione in quale ambulatorio si trovano. Ma le scintille, come al solito, non sono mancate. I consiglieri di opposizione L’Altra Voce e Forza Italia hanno ribadito con vigore che la cessione dell’immobile di proprietà comunale in comodato d’uso gratuito all’Asp, nonché le modalità di cessione approvate dalla Giunta comunale e le modalità di acquisizione deliberate dall’Asp, con le quali è stato approvato lo schema di contratto, sono palesemente illegittime per vizi di forma e di sostanza e di chiedere, prima di andare avanti, parere preventivo alla Corte dei Conti. Hanno chiesto pertanto di ritirare gli atti e di puntare sullo storico ex poliambulatorio “Sebastiano Arena”, sul quale non solo ci sono dei vincoli affettivi e storici ma permangono forti perplessità sul fatto che non si sia dato corso all’epoca della chiusura ordinata dai Nas (18 aprile 2016) alle prescrizioni indicate che se fossero state attuate lo avrebbero tenuto ancora in vita per tanto tempo ancora. Accuse sicuramente pesanti, soprattutto quelle sulla “illegittimità,” alle quali lo stesso presidente Iudica ha così riposto all’opposizione: “L’Asp è una azienda pubblica e non di tipo privatistico e quindi agisce in modo trasparente; la dichiarazione di illegittimità degli atti non può essere solo annunciata ma dimostrata, se è c’è qualcosa di illegittimo qualcuno lo dimostri con le carte e sarò per primo io a chiedere la revoca di tutto. Per quanto riguarda il Sebastiano Arena e al suo aspetto storico Iudica ha precisato: “ci sono momenti in cui bisogna prendere atto che una struttura per quanto storica possa essere, non risponde più a nuove esigenze, soprattutto di tipo sanitario e quindi anche se a mala voglia, bisogna saper voltare pagina. Il sindaco Draià risponde invece sulla scelta del Polivalente di contrada Marcato “Il motivo oltre che di ordine economico 900 mila euro per la ristrutturazione del Seb Arena e 700 mila per il polivalente, come più volte relazionato dal direttore Iudica, consiste principalmente nella riqualificazione di una zona degradata, nel risanamento di un immobile abbandonato e vandalizzato negli anni, nella possibilità di offrire alla cittadinanza dei locali nuovi di zecca che saranno successivamente potenziati con nuovi servizi e di permettere a tutti, di raggiungerlo anche a piedi. Non intendiamo abbandonare al proprio destino il Seb. Arena- ha detto pure- studieremo qualche soluzione per renderlo usufruibile, ma non per servizi sanitari”.Altri rilievi sempre da parte dell’opposizione sono stati fatti per l’area parcheggi a carico del Comune, per una strada d’accesso e per la destinazione del piano terra. A tale riguardo la sindaca Draià ha risposto che da subito sarà chiesto un finanziamento per i parcheggi, che la strada sarà resa agibile e che il piano terra sarà adibito a luogo di aggregazione per giovani”.

Rino Caltagirone


A margine la nota presentata al presidente del consiglio Scozzarella dai tre gruppi di opposizione: “L’Altra Voce”- Forza Italia e PD.
Signor Presidente,
con le sue scelte e modalità di convocazione di questo Consiglio Comunale appare assodato che lei svolge esclusivamente la funzione di portavoce della volontà del Sindaco e della sua amministrazione. Non riesce comprendere che la funzione di Presidente dovrebbe essere quella di garanzia delle prerogative dei consiglieri, preparare i lavori del Consiglio anticipare e concordare l’ordine del giorno e coinvolgere i rappresentanti dei gruppi. Più volte queste cose le abbiamo dette ma lei non capisce o fa finta di non capire per rimanere ancorato alla sua poltrona e quindi allineato. Ciò premesso nel merito del punto posto all’ordine del giorno: “ Presentazione progetto esecutivo del Poliambulatorio Sanitario da realizzarsi presso il Polivalente in via Simeto” , riteniamo di porre all’attenzione di questo consiglio comunale quanto già esposto nel documento, sottoscritto dai gruppi consiliari di opposizione e da tanti altri movimenti che svolgono azione politica sul nostro territorio che risulta allegato alla delibera consiliare n. 14 del 08/02/2019. Nel documento viene denunziata il comportamento omissivo da parte dell’ASP che per oltre tre anni non ha ritenuto di effettuare gli interventi di manutenzione prescritti dall’Ispettorato del Lavoro e nonostante diverse pubbliche dichiarazioni non ha mai finanziato il progetto di ristrutturazione del Poliambulatorio Sebastiano Arena e poi di sfida da parte della nuova Direzione la quale dichiara che il Comune è tenuto a mettere a disposizione un proprio immobile, pena la sospensione dei servizi sanitari alla nostra comunità. Il nuovo Direttore Generale smentendo tutte le dichiarazioni fatte dal suo predecessore ha ritenuto di assumere questo atteggiamento ostativo verso la nostra comunità e piuttosto che garantire l’immediato ripristino dei locali del Sebastiano Arena, ha ottenuto da questa amministrazione il regalo di porzione di un immobile a costo zero. La cui gestione condominiale comporterà un significativo onere finanziario a carico del comune. Esprimiamo fondati dubbi sulla legittimità della procedura amministrativa posta in essere sia dall’Amministrazione Comunale la quale concede a titolo gratuito un immobile ad un’azienda che pur svolgendo funzioni pubbliche, opera con procedure di tipo privatistico che dell’Azienda Sanitaria che acquisisce gratuitamente un immobile con la formula del comodato d’uso e che effettua investimenti straordinari in un immobile che non appartiene al suo patrimonio. Invitiamo il Consiglio Comunale e la Giunta Comunale a rivedere la scelta politica della concessione ed acquisizione a titolo gratuito dell’immobile denominato Centro Culturale Polivalente, finanziato con soldi della Regione per specifiche finalità istituzionali. Chiediamo che l’Azienda Sanitaria ripristini gli immobili del Sebastiano Arena per continuare a garantire i servizi sanitari nei luoghi in cui sono stati sempre espletati, nel rispetto della vocazione dell’ ex Ospedale Sebastiano Arena. Quegli immobili hanno una storia e una specifica destinazione voluta da chi ha donato alla nostra comunità lo stabile. Riteniamo di effettuare alcune considerazioni nel merito degli atti amministrativi prodotti. La Giunta Comunale con delibera n. 51 del 10/04/2019 ha concesso in comodato d’uso gratuito all’Azienda Sanitaria Provinciale di Enna il piano seminterrato, il primo e secondo piano dell’immobile denominato Centro Culturale Polivalente. La proposta di deliberazione, approvata dalla Giunta Comunale, a firma del Responsabile del Settore Tecnico, viene motivata dalla determinazione del Consiglio Comunale n. 12 del 01/02/2019 e conseguentemente a questa deliberazione consiliare, la Giunta approva la proposta e delibera di concedere in comodato d’uso gratuito l’immobile in questione. Riteniamo che tale deliberazione risulta palesemente illegittima perche fa riferimento a una delibera consiliare che non autorizza la giunta comunale a determinare la concessione dell’immobile nelle forme di cui all’atto deliberativo n. 51 del 10/04/2019 ( basta leggere il contenuto della delibera consiliare); La nota, n. 2080 del 19/02/2019, inviata dal Sindaco al Direttore Sanitario dell’Asp di Enna asserisce che a seguito della delibera consiliare n. 12 del 01/02/2019 è stato determinato che il Comune concedesse in comodato d’uso gratuito i locali del Centro Culturale Polivalente. Per le stesse motivazioni non può considerarsi avvio del procedimento la nota del Sindaco perché fa riferimento ad un atto che nulla ha a che vedere con la determinazione trascritta nella citata nota. Per le stesse motivazioni appare illegittima la delibera dell’Azienda Sanitaria Locale n. 863 del 26/07/2019 con la quale viene approvato lo schema di contratto in comodato d’uso in quanto fa riferimento alla volontà dell’Ente espressa con deliberazione del Consiglio Comunale n.12 del 01/02/2019, deliberazione dalla quale non si evince alcuna determinazione da parte del Consiglio Comunale ( sarebbe stato opportuno leggere quell’atto deliberativo). Dallo schema di contratto approvato dalle parti risulta un generico riferimento alle finalità per il quale viene concesso l’immobile e non già un esplicito divieto al Comodatario di modificare e/o ridurre le prestazioni sanitarie da erogare alla nostra comunità che dovrebbero essere previste ed esplicitate nell’articolato del contratto, risulta invece la facoltà di concedere a terzi l’immobile o modificare la struttura su autorizzazione del comodante. Esprimiamo un fondato dubbio sulla legittimità di concedere a terzi un immobile comunale, a specifica destinazione d’uso, in comodato gratuito nella considerazione che il nostro Ente non ha mai palesemente manifestato con atti formali la messa in disponibilità dell’immobile in questione, non risulta da alcun atto la dichiarazione che l’utilità di detta concessone rientri nelle finalità a cui è deputato il nostro Ente, previste dalla legge e dallo Statuto Comunale. Non è dato sapere con quale atto di programmazione economica sia stata autorizzata la Giunta Comunale a concedere in comodato d’uso per trent’anni, l’immobile ad una Azienda che pur svolgendo funzioni pubbliche è soggetta ad una gestione economica/finanziaria e patrimoniale di tipo privatistico. Svolgono funzioni pubbliche pure le Società che gestiscono altri servizi (acque e rifiuti) diamo i nostri immobili gratuitamente anche a loro? Cosa intende fare l’ASP con la sede del Poliambulatorio Sebastiano Arena? Esistono intese verbali tra l’Amministrazione Comunale e la Dirigenza dell’ASP di cui noi non siamo a conoscenza? E’ giusto e legittimo che l’Azienda Sanitaria avendo locali propri già destinati all’uso di struttura sanitaria acquisisca altri locali per effettuare investimenti straordinari che mal si conciliano con la norma del cod. civile che regola il contratto di comodato d’uso? Anche l’Azienda Sanitaria Locale ha l’obbligo di dichiarare cosa fare dei propri immobili, valorizzarli, alienarli ecc. Tutta questa vicenda appare nebulosa, per questo da diversi anni abbiamo sollecitato l’ASP ad investire sull’immobile del Sebastiano Arena, rimuovendo le prescrizioni dettate dall’Ispettorato del Lavoro e continuare a garantire i servizi sanitari ed invece nonostante le assicurazioni nulla è stato fatto fino a quanto non si è trovata la disponibilità del Sindaco a concedere gratuitamente dei locali. Disponibilità, alla luce delle superiori considerazioni, senza alcuna formale autorizzazione a concedere e sottoscrivere il contratto, contratto se sottoscritto davanti a un notaio sarebbe stato dichiarato nullo per carenza di formale autorizzazione alla stipula. Riteniamo che le parti, prima di dare esecuzione al contratto palesemente illegittimo, chiedano ciascuno per le proprie competenze parere preventivo alla Corte dei Conti. Nel parere deve essere esplicitato la possibilità di concedere immobili a titolo gratuito ad Enti pubblici e privati che non svolgono attività istituzionali di pertinenza dell’Ente Locale. Ribadiamo la necessita di riconsiderare l’opportunità di riattivare i servizi sanitari presso l’immobile Sebastiano Arena, per le motivazioni espresse nel documento sottoscritto da diverse forze politiche e sociali, allegato alla delibera consiliare n. 14 del giorno 08/02/20019, che a nostro avviso è stato sottovalutato da questo Consiglio Comunale, dal Sindaco e dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria Locale ai quali rivolgiamo l’invito di rileggerlo e rifletterci.