Articolo Uno: serve un nuovo orizzonte strategico per Enna

nna. Sabato pomeriggio, presso la sede dell’associazione Mondoperaio, si è svolta l’assemblea del circolo cittadino del partito Articolo Uno. L’oggetto del dibattito è stato la condizione attuale del comune in relazione all’approssimarsi delle elezioni amministrative del 2020.

L’analisi è partita dai dati economici: i dati dello SVIMEZ e di altri istituiti restituiscono un’immagine preoccupante del Mezzogiorno e del nostro territorio, evidenziando uno stato di continuo spopolamento e di diffusa difficoltà economica. Un territorio che presenta una disoccupazione al 21%, l’attività di impresa in crescente difficoltà ed un inesorabile arretramento del settore pubblico negli ultimi anni. Ciò che colpisce di più è tuttavia la drammaticità dell’abbandono del territorio, dovuto in gran parte alla grande emigrazione di massa dei giovani. Ed è proprio sul mondo giovanile, in particolare, che il dato è drammatico: disoccupazione giovanile al 64%, in un contesto dove già i giovanissimi, under 14, sono meno della metà della popolazione anziana (217,4 anziani ogni 100 giovani).
“Il dovere della politica è guardare lontano e il territorio ennese tra 10 – 20 anni rischia l’abbandono” sottolinea Colaleo, segretario provinciale di Articolo Uno “Le difficoltà persistenti evidenziano la totale inadeguatezza delle risposte che abbiamo prodotto finora sul piano politico. L’ordinaria amministrazione, abbellita da un po’ di progettazione infrastrutturale e qualche festa, non può più essere una risposta sufficiente ad evitare la grande emigrazione giovanile e lo smembramento delle famiglie. Adesso, serve essere un po’ più coraggiosi ed un po’ più visionari. Per questo pensiamo sia ormai indispensabile l’elaborazione di un nuovo orizzonte strategico per la città di Enna, dove definire cosa possa essere domani questa comunità e quali debbano essere gli obiettivi da perseguire per rilanciare investimenti, lavoro e ripopolamento. Questo è il compito d’altra parte della politica: non guardare soltanto alle prossime elezioni, ma avere l’ambizione di rilanciare la città e fermare l’abbandono del territorio”.
Sono cinque i punti su cui l’assemblea ha concentrato la propria attenzione:
Enna, comune capofila: sviluppo dell’area interna, difesa dei presidi istituzionali e cooperazione intercomunale;
Fabbrica della conoscenza: favorire il potenziale economico – sociale dell’università e della cultura;
Sistema dei beni comuni: valorizzazione del patrimonio artistico e culturale, ambientale e promozione di un turismo sostenibile;
Lavoro: unire parti sociali e categorie datoriale in una logica di rilancio dell’artigianato locale, della pmi e del comparto agricolo;
Infrastrutture: ammodernamento tessuto urbano, collegamenti e ritrovata centralità geografica;
“Su questi cinque punti chiamiamo tutti a confronto in un’assemblea pubblica, aperta e plurale che organizzeremo entro la fine dell’anno” ribadisce sempre Colaleo “rivolgendoci in primo luogo a quei cittadini che vogliono occuparsi in prima linea del loro territorio, alle associazioni ed alle parti sociali. E sempre su questi punti chiamiamo a dibattito pure quelle forze politiche che vogliono costruire un progetto chiaro per ridare un orizzonte strategico di lungo periodo alla città di Enna: incontriamoci ed iniziamo un confronto serio, profondo, maturo, incentrato sulle idee e su argomenti di natura programmatica”.