Piazza Armerina. Ipse dixit……. se lo ha detto il Sindaco è così………

Ipse dixit……. se lo ha detto il sindaco è così………
Ma è veramente così?….Purtroppo vi vorrei dire che “è così”, ma non “posto”.


In questi giorni sul web, gira un video, uno dei diversi, in cui il sindaco del comune di Piazza Armerina, grida “ora basta menzogne”. Già basta menzogne, sui finanziamenti persi nel settore lavori pubblici; basta menzogne, sull’avere ammesso, sempre per mezzo video, di aver utilizzato l’economato per pagare un panino, una coca cola e perché no, una birra agli artisti di strada, pagati peraltro per la loro perfomance sempre dall’ente Comune; basta menzogne, sul bilancio, nessuno dice che all’interno del piano triennale del fabbisogno di personale 2018/2010 sia stato inserito un concorso esterno per un istruttore vigile urbano ed una mobilità interna di un avvocato (con un piano di riequilibrio presentato alla Corte dei Conti, la normativa vieta assunzioni, anche se il ragioniere capo è stato furbo nel dare il parere), ed a ben rifletterci questa mobilità interna sembra essere stata costruita ad arte, a voi la soluzione dell’arcano mistero, per non parlare di un concorso che troverebbe sulle casse del comune per ben € 33.000, per la nuova assunzione, anziché aumentare le ore alle unità in servizio; basta menzogne, sui rapporti fra la Corte dei Conti e la ragioneria, azzarderei per nulla idilliaci, anche tutto il bilancio è una farsa; basta menzogne, sul …… vi ricordate il costo zero dell’evento Noa? ecco siamo arrivati, con i ventiquattromila dei canoni, a circa trentaduemila euro, in corso di aggiornamento, però è a costo zero…..; basta menzogne, su una delibera con la quale si autorizzava una proposta di transazione che tutto era tranne che una transazione, conveniente per l’ente….. non dimentichiamo che è stato approvato un rendiconto negativo e che l’ente ha bisogno di soldi; basta menzogne, ma il rendiconto al Mef ha avuto parere? Se sì, quale?………
Il basta menzogne potrebbe continuare…… ma altro ormai preoccupa l’amministrazione, la spada di Damocle, il ricorso elettorale di Miroddi. Sembrano, in tal senso aleggiare accordi proveniente dalle forze politiche “di alta classe”, che riunendosi all’interno della cosiddetta stanza dei bottoni, avrebbero già deciso le “posizioni” degli interessati, pianificato il futuro dell’amministrazione, degli amministratori, dei galoppini e dei garzoni. Insomma, dalla piramide della vita sociale alla piramide della vita amministrativa e dalla stanza degli occhielli trapela chi si posizionerà alla base, ma chi occuperà “la punta?”………..

Anna Zagara