A Calascibetta Salvatore Cacciato subentra in Consiglio e gela la maggioranza

Calascibetta. Durante il consiglio comunale, di mercoledì 13 u.s., il nuovo consigliere comunale Salvatore Cacciato spiazza la maggioranza. Il consiglio comunale era stato convocato a seguito delle dimissioni da consigliere comunale di Vincenzo Montalbano, il quale due giorni dopo aveva presentato una richiesta di ritiro. Queste ultime sono state un enigma, poiché appare strano che la maggioranza consiliare, avendo a disposizione un nugolo di avvocati a partire dal sindaco non sapesse che le dimissioni da consigliere comunale non possono essere revocate.
Si può ipotizzare solo ad una “solita” bravata dei Giovani Xibetani, ai quali il Montalbano ha voluto dimostrare di non avere paura a non rispettare gli ordini di scuderia.
Nei giorni scorsi circolavano voci insistenti secondo cui Cacciato non avrebbe accettato.
Questi invece, aperta la seduta si è collocato tra il pubblico. Appena chiamato, Cacciato è entrato in consiglio e ha prestato il giuramento di rito. Dopodiché ha comunicato che preferiva sedersi accanto all’opposizione come indipendente. Un gelo profondo si è diffuso tra i consiglieri della maggioranza, che evidentemente speravano di acquisirlo tra i suoi banchi.
Ha cercato di mettere una pezza il sindaco, che ha fatto un discorso conciliante e distensivo nei confronti del Cacciato.
“Non è strano – ha dichiarato il consigliere della Lega Carmelo Lo Vetri – che il sindaco abbia cercato di lanciare l’amo sperando che Cacciato abboccasse. Quando è in difficoltà ci prova in tutti i modi, crede che questo giochetto gli possa riuscire con tutti, come in diverse circostanze lo ha potuto attuare, a suo piacimento, nei confronti del PD e della coalizione che gli permettono di fare e sfare questo ed altro. Il momento di maggior tensione si è avuto, quando è intervenuto il vice sindaco Salvatore Cucci che ha provato a far passare, oltre ogni evidenza, il messaggio secondo cui tutto era stato organizzato per consentire a Cacciato di entrare in consiglio comunale. Superando la resistenza del presidente che non voleva concedergli di nuovo la parola, Cacciato ha prontamente risposto a tono dichiarando che il Cucci ha tentato di mistificare la realtà dei fatti. Infatti il suo ingresso è legato al fatto che il legislatore non consente a tre consiglieri di svolgere anche il ruolo di assessore e quindi, almeno uno dei tre doveva dimettersi per legge e non di certo tanto per fare entrare il Cacciato. In sostanza da inizio legislatura la coalizione “Riparti Calascibetta” si è completamente dimenticata dei non eletti della lista, preoccupata solo a stringere accordi con il Sindaco che garantissero i cinque anni sia per il Vice Sindaco Cucci che per il figlio dell’avvocato Lo Vetri Presidente del Consiglio”.
Il neo consigliere Cacciato, nel suo intervento d’apertura, ha attaccato in modo particolare i Giovani Xibetani di cui non condivide assolutamente il modo di fare politica, chiedendo anche le dimissioni immediate dei due consiglieri-assessori Dibilio e Speciale, a cui gli interessati hanno risposto facendo orecchie da mercante.
Nel punto successivo il sindaco ha comunicato la nomina dell’assessore Dibilio, su cui si sono appuntati gli strali della minoranza. Carmelo Lo Vetri ha evidenziato che, pur di poter contare su di un candidato “sicuro” per le prossime elezioni, il sindaco ha premiato, a discapito del suo stesso PD, un consigliere comunale della coalizione capace solo ad alzare la mano al bisogno senza mai dare un contributo propositivo alla discussione.
Dopo brevi interventi di alcuni consiglieri di maggioranza, è intervenuto il nuovo assessore per affermare di essersi però interessato alla sostituzione di lampadine e all’eliminazione di qualche buca e quindi ha precisato che il nuovo ruolo era meritato, afferma ancora il consigliere della Lega Carmelo Lo Vetri. Ironicamente Dello Spedale ha dichiarato che nella valutazione delle nomine assessoriali, non ci si può basare solo sul saper parlare e sul saper svolgere bene il ruolo di consigliere comunale, ma sui fatti, e i fatti dicono che quando c’è stata occasione di recepire finanziamenti importanti in consiglio come quello delle colonnine di Via Giudea, il consigliere Dibilio assieme al già assessore Montalbano erano entrambi assenti. Ha evidenziato, inoltre, che se quello è il criterio, loro della Lega (Lo Vetri e Dello Spedale), per la continua attività a 360 gradi sul territorio, meritano di essere nominati subito Sindaci.
“Alla fine, ha dichiarato il consigliere Dello Spedale, di aver augurato buon lavoro e di sperare di essere smentito dai fatti, il che significherebbe che avrebbe fatto un buon lavoro per la città”.
Si vocifera che la maggioranza sia stata impegnata in una riunione per capire come cercare di superare la nuova situazione e come tentare di recuperare a tutti i costi Salvatore Cacciato.