La donna, disorientata e in evidente stato di confusione, tentava di sottrarsi al controllo declinando false generalità e rafforzando così nei poliziotti il presentimento di aver effettivamente ritrovato la donna scomparsa e, pertanto, procedevano ad accompagnarla in ufficio per accertarne l’identità e per sincerarsi delle sue condizioni di salute. In questura, tempestivamente avvisati da altro personale, accorrevano i familiari della donna che la riconoscevano e manifestavano sinceri ringraziamenti agli agenti operanti per aver dato un lieto fine a quella drammatica situazione così a lungo perdurata e per aver permesso di riabbracciare la propria cara.