Leonforte. San Martino all’università popolare (vino meno caro dell’acqua?)

Leonforte. La lezione di lunedì 18 novembre ha “recuperato” il tema di giorno 11 sospeso e rinviato per il brutto tempo. Il tema era evidentemente legato a San Martino e data la cultura enologica dell’universitario Filippo Stanzù, l’assemblea si è inebriata delle sue parole. E di vino nostrano “allevato” dai Licciardello e di vino antico raccontano dal prof. Vanadia e di vino celebrato nelle parole di Borges, Bulgakov, Lanza e dal nostro compianto preside Proto ci si è arricchiti. Si è detto dell’etimologia presunta della parola vino, derivante dal sanscrito? Secondo una delle versioni più diffuse, la parola “vino” deriverebbe da “vena”, la stessa radice da cui deriva “Venere” quindi legata all’amore. Per Cicerone invece, la parola deriverebbe dall’unione di “vir” (uomo) e “vis” (forza) ed effettivamente, secondo tutte le lingue romanze e germaniche attualmente in uso, la parola sembrerebbe proprio derivare dal latino “vinum”, che a sua volta prende vita dal greco antico “óinos”. In una parola tante passioni e un viaggio emozionale fra i ricordi dell’”allappusu” locale, che mai poteva mancare a tavola: accendiamo “ na cannila” era l’invito a porre sul desco la bottiglia e molta voglia di conoscenza anche tecnica, per meglio degustare questo nettare prezioso. A questo argomento si sono aggiunte le considerazioni sull’attualità socio/politica a partire dalla rincarata bolletta dell’acqua, il cui costo è triplicato si è poi passati alle rassicurazioni dell’amministrazione che sta pensando il da fare. L’attuale amministrazione passerà alla storia per il tanto pensare? L’azione la lasciamo ai posteri?
E intanto si disertano le assemblee dell’ATI (ambito territoriale idrico) dove si decide e si agisce e non si evidenziano le inadempienze del soggetto gestore alla commissione tecnica appositamente creata.

Gabriella Grasso