Piazza Armerina: “cada Sansone con tutti i Filistei……..”

E’ di qualche giorno fa la notizia dell’ordinanza da parte del CGA con la quale, dopo l’udienza di giorno 13 ottobre c.a. relativa ai chiarimenti richiesti dalla Prefettura, si ordina il conteggio delle quattrocento schede elettorali relative al ricorso presentato dall’ex sindaco Dott. Miroddi Filippo. Entro giorno 15 dicembre, le schede dovranno essere consegnate, di conseguenza l’amministrazione di Piazza Armerina saprà di che morte dovrà morire, politicamente parlando, per giungere alla sentenza definitiva del 16 gennaio 2020. A causa di ciò e non solo, all’interno di tutto l’assetto amministrativo non si respira aria buona, parte dei consiglieri di maggioranza si sono dileguati e sono già in campagna elettorale; i più fedeli, del tipo “nella buona e nella cattiva sorte”, non guardano più di buon occhio il ragioniere capo; lo stesso è alla ricerca di altra sede; altri funzionari hanno imparato a recitare il rosario nelle varie ore del giorno; insomma, gli equilibri dell’amministrazione manifestano una vera e propria entropia politica. Di certo c’è che, il sindaco dopo la comunicazione da parte del commissario ad acta D’Amato nei riguardi dell’operato del ragioniere capo, avrebbe dovuto rimuoverlo, la stessa infatti dichiara che, “le sono state omesse comunicazioni e documenti importanti per il suo operato”. Altra cosa certa è che, lo stesso commissario ad acta, non ha svolto la funzione per come doveva svolgerla, per la quale è stata nominata, la stessa dichiara che, “ha seguito l’iter procedurale per l’approvazione del bilancio, servendosi di sole comunicazioni telefoniche e via whatsapp con il funzionario”, senza curarsi della necessità di verificare personalmente il lavoro fatto dal settore finanziario. La stessa, proprio per il suo modo di condurre il mandato assegnatole dall’Assessorato Regionale, era stata diffidata dall’opposizione avendo ottenuto come risposta dall’Assessorato Enti Locali, che “stava lavorando con dovizia ed in stretto contatto con il funzionario, avvalendosi anche di colloqui telefonici”… ad un anno dal suo mandato, ancora nulla di fatto… ”e io pago”. Ancora nessuna notizia da parte della Corte dei Conti sul piano di riequilibrio che è stato votato dalla maggioranza in consiglio comunale il 2 Settembre c.a., anche in questo caso nulla di fatto. Nel frattempo, aspettando Santa Lucia e l’Epifania, il sindaco fa propri alcuni proclami politici per risalire la china, bisogna dedurne però l’ormai tardiva risalita. Ancora una cosa certa è che, se la situazione finanziaria esistente dovesse permanere, al dire dal ragioniere voluta dall’amministrazione, il commissario ad acta, dovrà per legge sostituirsi al consiglio, il quale colpa avrebbe, quella di non avere approvato un bilancio che mai è arrivato all’organo di controllo. Infatti, per così com’è la legge, le colpe dell’amministrazione e di un settore finanziario che non funziona che, non ha mai funzionato, le paga il consiglio comunale. Se mai dovesse accadere, il sindaco, dovrebbe manifestare la sua lealtà politica ai suoi consiglieri (consiglieri di maggioranza, per quanto mi riguarda possiamo andare a casa anche domani), che nel bene o nel male gli hanno dato fiducia senza abbandonarlo, rimettendo le proprie dimissioni… “cada Sansone con tutti i Filistei”……..
Se non per mano della D’Amato sarà per Petralia, se non per Santa Lucia sarà per l’Epifania, ma prima o dopo tutti a casa andremo via………..

Anna Zagara – Consigliere comunale