Enna. Chiese di Sicilia: una due giorni per interrogarsi su “Accoglienza, dialogo, annuncio nella forma della carità”

“Come va declinata la sinodalità della Chiesa? Come la Chiesa siciliana ha vissuto l’accoglienza? Come agire in questa mare in tempesta? Come vivere queste parole?”. Sono alcuni degli interrogativi che la Chiesa siciliana si è posta e ai quali ha cercato di dare risposta nel corso di due giorni di convegno, nello scorso fine settimana, sul tema “Accoglienza, dialogo, annuncio nella forma della Carità in una Chiesa sinodale”. Ad organizzarlo gli Uffici regionali per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, quello per la carità, quello per le migrazioni e l’Ufficio regionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese. “È necessario abitare il nostro tempo, facendo tesoro della presenza significativa di genti e di cristiani provenienti da altre nazioni e continenti e del loro crescente radicarsi nel territorio, per vivere in pienezza una delle dimensioni fondamentali dell’esperienza di fede, la cattolicità, nella consapevolezza che siamo ‘Chiesa dalle genti’. La presenza dei migranti nelle nostre comunità cristiane – dice Mario Affronti, direttore dell’Ufficio regionale per le migrazioni – è un ‘segno dei tempi’. Purtroppo dobbiamo constatare che anche nel nostro mondo, quello dei cattolici praticanti, nel rispetto delle posizioni di tutti, c’è una buona parte che dice di no all’accoglienza, vanificando nei fatti gli altri momenti dell’agire cristiano”. “Evidentemente qualcosa non ha funzionato nel nostro percorso di evangelizzazione. Prima di naufragare ed annegare in queste alluvioni di parole diventate vuote – aggiunge Affronti –, abbiamo bisogno di capire e di conoscere per poter agire alla luce della Parola bella e vera”.
A proporre i temi, tre teologi della Facoltà teologica di Sicilia: mons. Rino La Delfa, don Massimo Naro e don Cosimo Scordato. Accanto a loro mons. Antonio Staglianò, vescovo di Noto, delegato per le migrazioni, mons. Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo e delegato per l’ecumenismo, mons. Rosario Gisana, vescovo di Piazza Armerina e delegato per le missioni, e mons. Giovanni Accolla, arcivescovo di Messina e delegato per la carità.