Donazione organi, in Sicilia la più “virtuosa” è Enna, con il 65 per cento

Sicilia penultima in Italia, dopo la Calabria, per dichirazioni di volontà alla donazione degli organi. La maglia nera spetta a Catania, che con appena il 49 per cento dei consensi si colloca al quintultimo posto fra i capoluoghi di provincia italiani. Al di sotto della media nazionale del 67 per cento anche Palermo. Gli unici capoluoghi siciliani che superano la sufficienza sono Enna (37esima in Italia) e Trapani (66esima). Sono i dati che emergono dal rapporto “Indice del dono 2019”, elaborato dal Centro nazionale trapianti per valutare i risultati della raccolta delle dichiarazioni di volontà alla donazione di organi e tessuti attraverso il rilascio o il rinnovo della carta d’identità elettronica.
L’analisi ha messo in fila i numeri realizzati dai 6.274 comuni nei quali è possibile registrare la volontà alla donazione, con una copertura del servizio sul 92% della popolazione residente. Tre i parametri presi in considerazione: la percentuale dei consensi sul totale delle dichiarazioni registrate e quelle dei consensi e delle dichiarazioni complessive sul totale delle carte d’identità emesse da ciascun comune. Il rapporto mette anche a confronto tutti i comuni capoluogo di provincia, al di là delle dimensioni differenti: l’indice più alto è stato raggiunto da Sondrio, seguita da Belluno e Nuoro. Notevole il risultato dei 5 capoluoghi sardi, che si trovano tutti entro le prime 8 posizioni. Tendenzialmente meno alti i valori raggiunti dalle città maggiori: il risultato migliore è quello di Firenze (17ma), mentre Milano è 57ma, Roma 64ma e Torino 75ma. Quasi tutti centro-meridionali i capoluoghi con gli indici del dono più bassi: Napoli è in 104ma posizione, mentre chiudono la classifica Foggia, Crotone e Teramo. Tra i capoluoghi siciliani la peggiore è Catania (104esima in Italia) con un indice di dono pari a 41 e appena il 49 per cento dei consensi. Al 103esimo posto si trova Ragusa (indice di dono 43 e 56 per cento dei consensi), al 101esimo Caltanissetta. Risalendo la classifica troviamo Agrigento ( 87esima) e Messina ( 86esima). Sotto la media nazionale c’è anche Palermo, dove però il dato raccolto è parziale perché – ultima fra i capoluoghi italiani -sono a novembre ha attivato la carta di identità elettronica dove è obbligatorio indicare la dichiarazione di volontà. Al di sopra della media nazionale si trovano Trapani (66esima in Italia con un indice di dono pari a 51 e il 71 per cento dei consensi) e Enna (indice di dono 53 e 65 per cento di consensi). Il gap tra Nord e Sud in tema di volontà alla donazione emerge anche nel confronto tra le regioni: l’indice più alto del 2019 lo ottiene la Valle d’Aosta, seguita dalla Provincia autonoma di Trento e dalla Sardegna. Le realtà meridionali si collocano invece tutte sotto la media nazionale, in particolare Campania, Sicilia e Calabria, tutte con tassi di consenso inferiori al 60%.

by Giusi Spica per Repubblica