In emporio ad Enna GdF sequestra calzature con suola risultata tossica e pericolosa per la salute umana, denunciato il venditore, oltre 10mila articoli contraffatti

Con l’approssimarsi degli acquisti natalizi sono stati intensificati i controlli da parte della Guardia di Finanza di Enna in materia di sicurezza prodotti e tutela del “Made in Italy”.
Nello specifico, il Nucleo Mobile del Gruppo della Guardia di Finanza di Enna, ha eseguito una serie di controlli presso rivenditori di articoli vari da regalo, casalinghi, giocattoli, cosmetici, abbigliamento e calzature.
Il controllo dei Finanzieri, oltre al rispetto della normativa in materia di etichettatura, è stato esteso ad un più ampio accertamento sui componenti utilizzati nella realizzazione degli oggetti posti in vendita, verificando la presenza di composti e vernici considerati nocivi per la salute dalla legislazione nazionale e comunitaria.
A tal proposito è stato consultato il sistema RAPEX (acronimo di RAPid EXchange of information system), attraverso il quale gli Stati membri dell’Unione Europa si allertano vicendevolmente circa i prodotti e i servizi che rappresentano un rischio grave per la sicurezza dei consumatori.
In particolare, nel corso di un controllo in un emporio con sede in Enna sono stati posti in sequestro (oltre ad altri articoli risultati difformi rispetto alle prescrizioni del Codice del Consumo) numerose calzature ritenute dagli operanti potenzialmente tossiche e pertanto inviate al competente laboratorio per la sottoposizione ad analisi tossicologiche.
Le analisi di laboratorio hanno effettivamente confermato che la suola delle calzature sequestrate, provenienti dalla Cina, conteneva una concentrazione superiore al consentito di Bis-2-etilesilftalato(DEHP). Materiale risultato tossico e pericoloso per la salute umana. Il Bis-2-etilesiftalato(DEHP) è un composto chimico utilizzato come additivo nella produzione di materie plastiche ma il suo impiego è stato bandito dalla Commissione Europea nei giocattoli e in alcuni prodotti in pvc in quanto risultato dannoso per l’apparato riproduttivo umano.
Oltre al sequestro della merce, il venditore è stato denunciato a piede libero presso la Procura delle Repubblica di Enna per la violazione dell’art. 112 del Codice del Consumo, che prevede, oltre la reclusione da 6 mesi ad un anno, anche il pagamento di un’ammenda da 10.000 a 50.000 euro.
L’azione dei Reparti delle Fiamme Gialle, diretti dal Comando Provinciale, nel corso dell’anno ha prodotto il sequestro presso punti vendita della provincia, di circa 10.000 “articoli contraffatti e/o insicuri”, tra questi quasi 2.000 prodotti, sono quelli risultati non conformi alle prescrizioni del Codice del Consumo, in quanto non adeguati agli standard di sicurezza, presentando dei rischi per la salute.
L’intensificazione dell’attività del Corpo, svolta in conformità alle direttive strategiche stabilite dal Comando Generale, a contrasto degli illeciti economico-finanziari connessi al commercio di prodotti non sicuri e/o contraffatti persegue un duplice obiettivo: salvaguardare l’economia legale e gli operatori economici corretti e tutelare, principalmente, la salute e la sicurezza dei consumatori, con particolare riguardo agli anziani ed ai più piccoli.