A Enna le sardine erano quattro gatti

Enna. In piazza Umberto I sabato 14 si sono ritrovate le sardine ennesi. Ennesi pochi, paesani molti. Arrivati in autobus e in macchina, giovani e meno giovani, hanno cantato per Resistere al vuoto ideologico e alla volgarità dei nostalgici di fascismo. I giovani attivisti si erano prodigati per fornire sarde per tutti e hanno saputo intrattenere la piazza con Bella Ciao e con un microfono aperto alla parola non omologata. Ai margini della piazza le forze dell’ordine, troppe per i manifestanti presenti e dentro i locali riscaldati la gente. La gente che avrebbe voluto esserci, ma il freddo a Enna è pungente e si può dire NO alla salvinizzazione del potere anche da casa o mentre si addenta una pizza.

Le sardine hanno compreso che il male non è Salvini, ma è il modus operandi adottato da Salvini. La politica è azione concreta e di post pro e anti Nutella e di Madonnuzze parlanti non se ne può piu’. La misura è colma.

Nei giorni precedenti la manifestazione, la Lega ha contato i suoi a Enna e forte del carisma dell’uomo catalizzatore avanza, anche nella periferia disprezzata e dimenticata. Il carroccio carica grillini timorosi di perdere il posto guadagnato con i Vaffa e la voglia di cambiare tutto per mantenere ogni cosa.

Basteranno le sardine a fermare il nemico della democrazia? Speriamo.

Gabriella Grasso