Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, dopo l’approvazione di oggi da parte dell’Aula della legge-voto sulle Zone franche montane, che individua agevolazioni per i Comuni con meno di 15 mila abitanti il cui territorio ricada, per almeno il 50 per cento, a una quota di almeno 500 metri sul livello del mare e dove si sia verificato un fenomeno censito di spopolamento.
“La legge sulle Zone franche montane nasce in maniera assolutamente trasversale ed è un segno di accoglimento nei riguardi dei sindaci e di condivisione politica tra tutti i colleghi deputati. Una iniziativa doverosa verso quel popolo autentico dell’entroterra siciliano, sempre operoso nella storia, e che potrà continuare ad esserlo con questa legge che compensa le forti dinamiche sociali che hanno portato allo spopolamento e al trasferimento nelle fasce costiere, dando anche la spinta all’urbanizzazione nei grandi centri abitati. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: abbandono dei territori, dissesto idrogeologico sempre più incombente, terreni abbandonati e famiglie in difficoltà costrette all’esodo. Questa azione legislativa ha fatto, inoltre, da spunto per discutere finalmente di una questione centrale per tutta la Regione, cioè le norme di attuazione del nostro statuto. Prossimamente ci occuperemo anche di una normativa di carattere regionale sulla montagna”.
Proseguiremo il lavoro nel negoziato finanziario con lo Stato affinchè questa forma di fiscalità di sviluppo possa rinvenire le risorse necessarie”- Gaetano Armao in relazione all’approvazione sul disegno di legge voto recante “Disposizioni concernenti l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia”, da sottoporre al Parlamento della Repubblica.