A Piazza Armerina un protocollo d’intesa senza “n’thesa” (attenzione)…….

Ad ottobre scorso, esattamente giorno trentuno, il sindaco del comune di Piazza Armerina, si è recato a Palermo all’Assessorato Infrastrutture e Mobilità, per firmare il protocollo d’intesa per la realizzazione del programma denominato “ Realizzazione di n.23 alloggi e opere di urbanizzazione nel comune di Piazza Armerina (En)”, nell’ambito del programma innovativo in ambito urbano denominato “Programma di riqualificazione urbana per alloggi a canone sostenibile “… La firma, da parte del sindaco, andrebbe a mettere la parola fine ad un progetto iniziato sotto l’amministrazione Nigrelli con Decreto dell’Assessore ai lavori Pubblici della Regione Siciliana in data 11 luglio 2008 e l’accordo firmato in data 3 giugno 2010; il progetto definitivo è stato approvato con deliberazione di Giunta Municipale n.110 del 19/07/2019. Il protocollo, descrive gli interventi da realizzare da parte del comune di Piazza Armerina e cioè: acquisto e recupero di n. 23 alloggi, opere di urbanizzazione, compreso l’esproprio pari ad un totale di Euro 3.553.809, 02, di cui il 14% è a carico del comune di Piazza Armerina pari ad un importo diEuro 497.533,26. E come si suol dire è proprio sul cofinanziamento che casca l’asino, il caro sindaco ha attenzionato il protocollo prima di firmare un cofinanziamento che già a priori sapeva di non poter anticipare? Per quale recondito motivo ha messo a repentaglio un finanziamento di cotale importanza? Avendo in mano il filo diretto, come peraltro lui stesso non tralascia mai di ricordare a nessuno, con il vertice della Regione ed un assessore ai lavori pubblici che, rappresenta proprio nel comune piazzese l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Sicilia, non poteva chiedere la firma del protocollo con l’esonero del cofinanziamento?

Nel frattempo il comune di Piazza Armerina si doveva impegnare entro 90 giorni dalla data di sottoscrizione del protocollo, a stipulare accordi e convenzioni per l’attuazione del programma; trasmettere il progetto esecutivo, completo dei visti e delle approvazioni dalla vigente normativa per tale fase di progettazione entro 120 giorni dalla sottoscrizione, ed iniziare i lavori entro 12 mesi. Inoltre, specifica che i compensi dei professionisti è compreso nel finanziamento, ma specifica anche che, il finanziamento decade se non verranno rispettati i punti di cui sopra. Analizzando la situazione attuale dell’Ente si evince che: “il nostro ente è senza un bilancio, giorno 13 dicembre il ragioniere capo ha inviato una nota agli organi preposti con la richiesta di applicazione dell’art.153 del TUEL (significa dissesto), abbiamo un consiglio comunale abusivo, una commissione bilancio senza presidente, un Segretario Generale inesistente ed un vice segretario con un punto di domanda senza risposta.

Dopo questa analisi, il risultato è che: “abbiamo perso l’ennesimo finanziamento”… ben tre milioni di euro… tranne che questa fatidica data del 16 gennaio 2020, non faccia rientrare tutto quindi: “niente dissesto, approvazione di un bilancio, fine del mandato del commissario ad acta, che a dire dal sindaco, esperisce e scrive ciò che le viene suggerito, somma per il cofinanziamento accessibile, finanziamento salvo e tutti giù per terra… giro, giro tondo…

Per terra ad oggi ci sta la città di Piazza Armerina che oltre a vivere assieme all’Ente Comune uno stallo economico finanziario, sta vivendo nelle stalle… che l’amministrazione fattasi prendere dai preparativi del fine anno Piazzese abbia confuso le vocali?

Anna Zagara