M5S, FIORAMONTI CRITICA SISTEMA RESTITUZIONI “POCO TRASPARENTE”

ROMA (ITALPRESS) – “Non sono passate neanche 48 ore dall’annuncio delle mie dimissioni, che già non si parla più di scuola, università e ricerca, ma di retroscena fantasiosi, conti in banca e rendicontazioni. Ora vorrei rassicurare i giornali italiani che, sulle restituzioni, hanno preso l’ennesimo granchio”. Così, in un lungo post su Facebook, il ministro dell’Istruzione dimissionario Lorenzo Fioramonti. “Come ho spiegato in un post, le mie rendicontazioni sono state puntuali per tutto il 2018. Basta consultare il sito tirendiconto.it per vederlo. Poi, all’inizio di quest’anno, quando si è passati da una donazione sul Bilancio dello Stato a un bonifico da effettuare su un conto privato (che ha suscitato non poche polemiche nel gruppo parlamentare), centinaia di parlamentari hanno sospeso le restituzioni in attesa di chiarimenti”, aggiunge. “Nel mio caso, ho continuato a farle sul conto del Bilancio dello Stato e poi ho deciso di devolvere gli ultimi mesi (per un totale di meno di 20 mila euro, e non di 70 mila come riportato dai giornali) al Tecnopolo Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile, centro pubblico di ricerca in procinto di attivazione a Taranto.
In tanti, abbiamo contestato il metodo farraginoso e poco trasparente con cui si gestiscono le nostre restituzioni. Lo abbiamo fatto in molteplici riunioni di gruppo, perché è giusto che i panni sporchi si lavino in famiglia. Poi, quando abbiamo capito che non si andava da nessuna parte, lo abbiamo fatto anche pubblicamente. Per fortuna – spiega Fioramonti -, nell’epoca di WhatsApp, tutto rimane scritto. Compreso il risentimento dei parlamentari (molti dei quali non avrebbero il coraggio di sostenerlo in pubblico) e l’imbarazzo dei gruppi dirigenti per un sistema gestito da una società, il cui ruolo rimane a tutti poco chiaro”.
(ITALPRESS).